In cinque vanno in doppia cifra, con Schiavon in evidenza.
Decisivo il rientro di Ferrari per gli equilibri della squadraSi è rivista finalmente la vera Antenore Energia Virtus, anzi se ne è vista una per tanti versi nuova e questa per una stagione regolare che presto entrerà nella volata finale non può che essere una grande notizia. Sotto gli occhi del sindaco Giordani e dell’assessore allo sport Bonavina (che in forno per il basket padovano hanno il nuovo palazzetto dell’Euganeo) la banda di coach Rubini strapazza 84-58 la Sangiorgese e ritrova una sensazione di dominio che neanche la bella vittoria nel derby contro Vicenza aveva dato.SCHIAVON STREPITOSOCon Piazza out per infortunio e Bianconi a mezzo servizio (ma ritrovando Ferrari) coach Rubini ridisegna i suoi rinunciando dall’inizio al doppio play e con in campo De Nicolao, Schiavon, Calò, Ferrari e Morgillo. E i primi exit poll della partita danno subito una Virtus in buona salute e avanti 14-8 a metà primo quarto. A trascinare in avvio l’Antenore Energia è un capitan Federico Schiavon in condizioni fisiche strepitose che tocca quota 12 punti nei primi dieci minuti grazie ad una mano caldissima dal tiro da fuori: per lui un ultimo mese on fire che gli vale per la seconda volta in poche settimane la palma di migliore in campo. Di grande impatto poi anche il ritorno sul parquet di Ferrari che rimette al proprio posto anche in difesa le pedine dello scacchiere tattico di Rubini.Se il primo quarto scivola via tranquillo con i neroverdi avanti 25-15, molto brutto è invece l’approccio al secondo: la Sangiorgese sorprende i padroni di casa con un break di 0-8 che riporta la squadra di Quilici minacciosa sul -2. Ma la Virtus ritrova presto Fede e grazie ad un’altra celestiale tripla del suo capitano ricaccia indietro l’assalto bluarancio, infilando un controbreak di 10 punti che culminerà con la bomba del +13 di un redivivo Dagnello: all’intervallo lungo si andrà comunque sul 40-31.FINALE DILAGANTEMa se le note del primo tempo sono positive quelle che arrivano nel secondo sono ancora migliori. Virtus vive nettamente la sua miglior giornata stagionale dal tiro da tre (chiuderà con un 13/39) e trova finalmente risposte maiuscole anche da parte di Calò (10 punti) e Dagnello (16 punti e 4/7 da tre). Tutta la giostra di Rubini gira infatti a meraviglia con anche Morgillo a dominare nel pitturato, Ferrari che neanche per sbaglio riesce a chiudere una partita sotto la doppia cifra e De Nicolao che mette sul piatto il solito mix di quantità e qualità.Nel terzo periodo l’Antenore Energia diventa dominante andando a toccare anche quota +20 con Schiavon (top scorer finale con 18 punti e 3/4 da tre) e solo un colpo di coda della Sangiorgese (62-46) permette agli ospiti di dare ancora un senso all’ultimo periodo. Qui però continua l’inedito exploit dei neroverdi con il tiro dalla distanza: prima le bombe Morgillo e Calò portano Virtus sul 72-50, poi quella sganciata da Dagnello a 5′ dalla fine trova la giugulare della partita (75-54). Nel finale Padova dilaga e Rubini si concede anche un romantico quintetto con Schiavon a far da chioccia ai quattro under.
Decisivo il rientro di Ferrari per gli equilibri della squadraSi è rivista finalmente la vera Antenore Energia Virtus, anzi se ne è vista una per tanti versi nuova e questa per una stagione regolare che presto entrerà nella volata finale non può che essere una grande notizia. Sotto gli occhi del sindaco Giordani e dell’assessore allo sport Bonavina (che in forno per il basket padovano hanno il nuovo palazzetto dell’Euganeo) la banda di coach Rubini strapazza 84-58 la Sangiorgese e ritrova una sensazione di dominio che neanche la bella vittoria nel derby contro Vicenza aveva dato.SCHIAVON STREPITOSOCon Piazza out per infortunio e Bianconi a mezzo servizio (ma ritrovando Ferrari) coach Rubini ridisegna i suoi rinunciando dall’inizio al doppio play e con in campo De Nicolao, Schiavon, Calò, Ferrari e Morgillo. E i primi exit poll della partita danno subito una Virtus in buona salute e avanti 14-8 a metà primo quarto. A trascinare in avvio l’Antenore Energia è un capitan Federico Schiavon in condizioni fisiche strepitose che tocca quota 12 punti nei primi dieci minuti grazie ad una mano caldissima dal tiro da fuori: per lui un ultimo mese on fire che gli vale per la seconda volta in poche settimane la palma di migliore in campo. Di grande impatto poi anche il ritorno sul parquet di Ferrari che rimette al proprio posto anche in difesa le pedine dello scacchiere tattico di Rubini.Se il primo quarto scivola via tranquillo con i neroverdi avanti 25-15, molto brutto è invece l’approccio al secondo: la Sangiorgese sorprende i padroni di casa con un break di 0-8 che riporta la squadra di Quilici minacciosa sul -2. Ma la Virtus ritrova presto Fede e grazie ad un’altra celestiale tripla del suo capitano ricaccia indietro l’assalto bluarancio, infilando un controbreak di 10 punti che culminerà con la bomba del +13 di un redivivo Dagnello: all’intervallo lungo si andrà comunque sul 40-31.FINALE DILAGANTEMa se le note del primo tempo sono positive quelle che arrivano nel secondo sono ancora migliori. Virtus vive nettamente la sua miglior giornata stagionale dal tiro da tre (chiuderà con un 13/39) e trova finalmente risposte maiuscole anche da parte di Calò (10 punti) e Dagnello (16 punti e 4/7 da tre). Tutta la giostra di Rubini gira infatti a meraviglia con anche Morgillo a dominare nel pitturato, Ferrari che neanche per sbaglio riesce a chiudere una partita sotto la doppia cifra e De Nicolao che mette sul piatto il solito mix di quantità e qualità.Nel terzo periodo l’Antenore Energia diventa dominante andando a toccare anche quota +20 con Schiavon (top scorer finale con 18 punti e 3/4 da tre) e solo un colpo di coda della Sangiorgese (62-46) permette agli ospiti di dare ancora un senso all’ultimo periodo. Qui però continua l’inedito exploit dei neroverdi con il tiro dalla distanza: prima le bombe Morgillo e Calò portano Virtus sul 72-50, poi quella sganciata da Dagnello a 5′ dalla fine trova la giugulare della partita (75-54). Nel finale Padova dilaga e Rubini si concede anche un romantico quintetto con Schiavon a far da chioccia ai quattro under.
Luca PerinI