U14 Femminile – Virtus Padova vs Pall. Bagnolo di Po 72 :12
Proprio così loro tigri, ma almeno per una volta non è rivolto esclusivamente alle stupende ragazze neroverdi alle quali appartiene di diritto il Copyright del nome, ma alla bellezza di sport e determinazione con le quali le opposte squadre che si sono affrontate al Palasport di via Rovigo di Rubano nella giornata del campionato U14 femminile.
Da una parte le “padrone” di casa della Virtus, dall’altra le coetanee “ospiti” del Bagnolo Po.
Partita che classifica e risultato d’andata avrebbero definito “già chiusa” ancor prima di iniziare. Ma i numeri sono bugiardi di fronte a: determinazione, volontà e impegno profuso dalle ammirevoli ragazze polesane, le quali hanno trasformato un incontro il cui esito non rende merito all’intensità profusa ed alla grinta dimostrata in un esempio di passione e coraggio, non mollando mai fino all’ultimo secondo. Semplicemente, ma meritatamente Brave !!!
E le TIGRI neroverdi DOC ? Ci sono, eccome ci sono !!!
Per l’occasione formazione rimaneggiata da coach ALE che procede nel proficuo lavoro di crescita e responsabilizzazione di tutte le ragazze. A tal fine, per una sola volta, sceglie la soluzione più difficile ma altrettanto coraggiosa. Chiede sacrificio a Capitan ChiaraZAC, escludendola dal roster, per dare maggiore spazio a chi ha avuto minor minutaggio finora.
Grande la ns capitana che accetta la soluzione, ma non solo. Al posto di godersi l’inattesa giornata di “libertà”, con puntualità e dedizione si fa trovare in palestra all’ora del raduno e siede in panchina in “borghese” ad incitare le compagne in campo. Semplicemente INIMITABILE !!!
Pronti, attenti via e lo “schiacciasassi” neroverde parte a razzo, annichilendo con una valanga di giocate le avversarie distaccate dopo pochi minuti di un consistente numero di punti, anche a causa di un sortilegio che pare essersi calato sul canestro delle ospiti. Avversità scaramantica tale che l’allenatore polesano chiede un esorcismo cestistico o di poter togliere il coperchio che impedisce al pallone di entrare.
Primo periodo con uno score di molto a molto meno e inizio del valzer delle rotazioni pianificate che sortisce un effetto inatteso ma assai gratificante. L’inedita continuità nel ritmo e intensità di gioco garantite da ognuna delle ragazze di casa che mantengono inalterato il gioco di squadra con pregevoli e significativi elementi di ricerca delle compagne, difesa e contropiede.
Secondo periodo con un’intensificazione delle rotazioni e la proposizione di inusuali quintetti “sperimentali”, quasi alchemici.
Risultato ? Un leggero, ma quanto mai opportuno rallentamento nel punteggio e nel distacco tra le squadre, ed un altrettanto significativo apporto di tutte le tigrotte chiamate all’arrembaggio.
All’intervallo lungo di metà partita, sosta medio-lunga per consentire alle ospiti di rifiatare adeguatamente e recuperare energie, anche in considerazione del numero esiguo di iscritte a referto e di conseguenza della limitata possibilità di effettuare cambi.
Si riparte e la musica non cambia, gioco, rimbalzi, palle recuperate, contropiedi e tiri da fuori come mai visto in questa stagione. Tutti ottimi segnali di crescita e del buon lavoro svolto.
Terza e quarta frazione senza variazioni sul tema, sia nel gioco, sia nel risultato e soddisfazione finale per tutti.
Anzi di più. A Tigri e genitori al seguito si aggiunge la soddisfazione dell’Assessore allo Sport del Comune di Rubano che rende le congratulazioni alla squadra ed alla Società per risultato ed il lavoro fatto, confermando che non mancherà di tornare a godere di uno spettacolo tale, considerato l’entusiasmo “contagioso” trasmesso dal gruppo.
Adesso un periodo opportuno e adeguata preparazione prima del prossimo decisivo impegno contro il Ca’ Delfa.
Un confronto, il prossimo, che rappresenta una tappa importante nel cammino di campionato per il valore delle avversarie e per il significato sportivo che l’incontro assume.Forza Tigri, lavorate con impegno e passione. Per il resto tranquille, la forza del vs “patchwork team” è garantita, ma soprattutto il vs Dress Code è assicurato dall’opera certosina di meravigliosi volontari che giorno dopo giorno hanno trasformato la borsa medica in dotazione in un corredo di strumenti da sartoria da usarsi nella conservazione delle “reliquie” neroverdi, alias le divise (a tale proposito l’Istituto Centrale del Restauro del Ministero dei Beni Culturali pare abbia espresso interesse per le tecniche utilizzate nella conservazione, in quanto potrebbero essere impiegate nel ripristino di arazzi e tessuti rinascimentali).
E’ indubbiamente vero che: “l’abito non fa il monaco”, …. ma altrettanto ineccepibile che non si è mai visto un monaco senza abito.
Ma avanti tutta con entusiasmo, impegno e creatività.
Ancora Forza TIGRI e Forza VIRTUS.