Il motivo di conforto è che la formazione neroverde affronterà la compagine lombarda a ranghi appunto completi, con il metronomo Stevan Stojkov in cabina di regia. Dopo aver riassaggiato il parquet per 3′ con Bergamo, il play italo-serbo è pronto a scendere in campo per la prima vera partita della stagione, che lo vedrà protagonista di un duello nel duello tra playmaker con il talentuoso Marco Pasqualin, 19enne padovano assoldato dalla società cremasca. «Finalmente ricomincio a giocare da giocatore “normale”», conferma Stojkov, «Ho avuto un problema muscolare al bicipite femorale vicino all’inserzione, che ha richiesto tempo per guarire. Durante la mia assenza, la squadra si è comportata bene. L’”acquisto” di Ferrara è stato azzeccato: nessuno pensava che nel ruolo di play potesse diventare un fattore. Peccato per l’infortunio a Salvato: se avesse giocato con Vicenza, avremmo potuto vincere e a quest’ora staremmo parlando di una classifica diversa. Crema? È una squadra molto tosta e unita: fa giocare male tutte le avversarie che incontra». Sullo scontro diretto con Pasqualin, Stojkov non svela le proprie carte, ma pare abbia un asso nella manica: «Abbiamo analizzato le sue partite, ma non posso rivelare pubblicamente i suoi punti deboli». Un dato evidente balza però all’occhio: tirando con il 54.5%, Pasqualin è il secondo miglior tiratore da tre del campionato. «È un fondamentale sul quale sento di essere migliorato», ammette il diretto interessato, «Con la Virtus mi aspetto una gara molto difficile: dovremo essere attenti e umili». In estate Pasqualin era sembrato in procinto di accasarsi proprio alla Virtus insieme a Nobile, ricomponendo l’asse play-pivot del Vicenza: «C’era stato un timido tentativo di avvicinamento con la Virtus, ma poi ho scelto Crema con l’idea di riconfermarmi in Serie B», confessa il giovane padovano, studente di economia aziendale all’Università di Bergamo, che non teme il confronto con Stojkov: «È un giocatore pericoloso che sa costruire per la squadra e per se stesso. Sarò io a marcarlo, ma qui a Crema curiamo molto l’aspetto difensivo». Pasqualin, quando la rivedremo a Padova non da avversario? «In futuro mi piacerebbe tornare. Personalmente ero favorevole all’unione tra Petrarca e Virtus. Non ha senso la divisione per mantenere due squadre in B e C Gold, anche se la Broetto sta facendo bene. Penso che Padova meriti la A/2».