(Il Mattino) È stato già scritto, ma va ripetuto a scanso di equivoci: l’Antenore Energia Virtus è prima, ma è adesso che si comincia a fare sul serio. La scommessa è restare lassù in cima, allungando a sei la striscia di vittorie consecutive. Per tenere fede ai propri propositi, stasera, ore 18, la squadra di Daniele Rubini dovrà riuscire a espugnare il “Bione” di Lecco. In settimana, la Virtus ha respirato un clima sereno, alimentato non solo dal primato in Serie B, ma anche dal compleanno di Andrea Piazza. Il playmaker dell’Antenore ha festeggiato il traguardo dei 30 anni assieme ai compagni di squadra e agli ex neroverdi Enrico Crosato e Stefano Calzavara al Box Caffè.
«Non ci aspettavamo di essere primi», attacca Piazza, «affrontiamo la partita di Lecco con grande concentrazione sapendo che il sogno può continuare, ma anche svanire da un momento all’altro. Storicamente non è mai stato facile giocare al “Bione”. È un palazzetto molto caldo e poi avremo di fronte una squadra di giocatori navigati che conoscono bene la categoria. Mi aspetto un’altra sfida molto fisica».
«Non ci aspettavamo di essere primi», attacca Piazza, «affrontiamo la partita di Lecco con grande concentrazione sapendo che il sogno può continuare, ma anche svanire da un momento all’altro. Storicamente non è mai stato facile giocare al “Bione”. È un palazzetto molto caldo e poi avremo di fronte una squadra di giocatori navigati che conoscono bene la categoria. Mi aspetto un’altra sfida molto fisica».
A fine gennaio, l’esonero a sorpresa di coach Paternoster, a cui è subentrato il vice Gandini, ha dato una sferzata alla formazione lecchese, che pare abbia trovato maggiore compattezza fra le sue individualità (Teghini, Di Prampero, Brunetti).
Nonostante sia rimasto lievemente attardato a quota 22 punti, Lecco ha tutte le carte in regola per riappropriarsi di uno dei primi tre posti, anche perché la classifica è cortissima e basta poco per salire o scendere di qualche posizione. «Confido nella nostra volontà di metterci ognuno al servizio del gruppo», continua la sua analisi Piazza, «penso che siamo tutti ragazzi umili e con la testa sulle spalle. Il nostro segreto? Finora non abbiamo mai mollato. Siamo sempre stati pronti a ribattere colpo su colpo agli avversari, senza scioglierci di fronte alle prime difficoltà».
Mattia Rossetto