B maschile, a Lecco un’altra buona prova. Ma nel finale arriva la beffa.
LECCO. Cinque punti di vantaggio a 75 secondi dalla sirena. Una partita condotta con bel piglio, sfuggita di mano e poi ripresa in pugno con un inizio di quarto periodo abbagliante. Ma alla fine restano solo rimpianti, perché all’ultima alternanza di possessi, sul 69-69, la Virtus non segna e Lecco sì, trovando con Fabi i due punti che valgono la vittoria.
Ora si complica la corsa ai playoff dei ragazzi di Rubini. Una vittoria ieri avrebbe messo la Virtus nella condizione di guardare con meno ansie allo scontro diretto con Desio (sconfitta di due punti a Rimini e dunque ancora appaiata in classifica), in programma nel prossimo turno. E il rimpianto è ancora più grande per come si erano messe le cose. Perché come contro Bernareggio, coach Rubini sfrutta quasi tutta la profondità della sua panchina, otto giocatori mettono punti a referto e tutti in doppia cifra o da quelle parti. E la Virtus dimostra che al completo ha varietà di soluzioni. Emblematica in questo senso la partenza. Dopo 5’ del primo periodo, la Virtus ha già segnato con tutto il quintetto, mentre Lecco segna 9 dei primi 11 punti con Morgillo, imprendibile per i neroverdi. De Zardo firma il primo allungo (5-10), Piazza lo consolida (7-12) poi la Virtus si intestardisce con le triple (0/7 in avvio) e non segna per quasi 3’. Rubini chiama timeout, Piazza e Canelo sulla sirena chiudono il quarto sul 14-14. Senza Morgillo, a rifiatare, la Virtus allunga ancora in avvio di secondo periodo, ma c’è Fabi che si scalda: sua la tripla del 17-18 (dopo 1’44”). Miaschi rompe il digiuno dalla lunga (19-23) ma fa subito il terzo fallo e torna in panca. Morgillo ricuce il distacco. La Virtus difende bene e i padroni di casa hanno basse percentuali dalla distanza (fin qui 1/6). Per 3’ non segna nessuno fino a quando Maresca non rimette la Virtus a +4 (21-25). È l’acuto che precede un black out padovano del quale Lecco approfitta: 28-25 con Fabi e una tripla di Morgillo. Rubini chiama timeout, sistema le cose e la Virtus piazza un 9-0 che vale il 28-34 di metà partita.
Con Nobile e Piazza i neroverdi difendono il margine fino al 35-40. Poi Lecco piazza un contro-break di 7-0 che diventa un 14-2 a metà del terzo periodo (49-42) con Quartieri e Fabi precisi da 3 punti. Ora dalla lunga segnano tutti: Fabi, Canelo, Quartieri (55-49). Ancora Canelo tiene la Virtus in scia (55-51) ma i neroverdi soffrono a rimbalzo (30-19 in chiusura di terzo periodo). È brava la squadra di Rubini a non mollare. Canelo e Piazza accorciano fino al 57-56. Morgillo adesso non segna più. Nobile firma il sorpasso (57-60) e il +5 (59-64) con Meneguzzo costretto a chiamare timeout. Balanzoni da 3 riporta Lecco a un possesso di distanza, Crosato risponde (62-67) quando manca 1’ e 15” alla fine. Il problema è che Fabi non ne vuol sapere di arrendersi. Sua la tripla che rianima Lecco sull’orlo del baratro, portando il punteggio su 65-67. Canelo sbaglia, due liberi di Morgillo fissano il pari. Dai liberi, con le squadre in bonus, segnano anche Miaschi e Quartieri. A 37” dalla sirena, è la Virtus ad avere la palla. Canelo in penetrazione sbaglia, il rimbalzo è di Balanzoni. Sull’altro fronte Lecco può giocare con il cronometro a suo favore. Fabi trova il tiro della vittoria a una manciata di secondi dalla fine. È 71-69, la Virtus cerca almeno i supplementari. Invano.
Cristiano Cadoni