(Il Mattino) Tre quarti della vera Virtus cancellati in un sol quarto dalla Rucker San Vendemiano. Si potrebbe sintetizzare così il derby veneto di Serie B, conciso con la terza sconfitta consecutiva della squadra neroverde (74-68). La spia della benzina è accesa da un pezzo all’Antenore Energia Virtus Padova, crollata negli ultimi 10′ di gioco sotto i colpi dei trevigiani.
«Tutta la squadra ha giocato una partita di grande determinazione e orgoglio, a tratti anche con una pallacanestro di buonissima fattura che ricorda le nostre otto vittorie consecutive per tipologia di gioco espresso», commenta Daniele Rubini, coach della Virtus, «Il problema è che a un certo punto si è verificato un rimescolamento di carte con alcuni errori da parte nostra, che hanno fatto intravedere alla Rucker una luce in fondo al tunnel. È stato un peccato perché avevamo la partita pienamente in mano. Non ho grandi rimproveri da fare ai ragazzi, eccetto per alcuni frangenti in cui andava controllato di più il gioco, ma ciò significherebbe star qui a cavillare». Senza Motta, operato in settimana al menisco, è palese che la squadra abbia perso un uomo importante, anche dal punto di vista delle soluzioni offensive. Il tecnico padovano ha dovuto ridisegnare le rotazioni attorno ai giovani, indovinando peraltro la mossa di Emanuele Mazzonetto, schierato nel quintetto di partenza. Il suo è stato un debutto con i fiocchi (8 punti, 2/2 da tre in quasi 9′ di impiego), visto che finora aveva assaggiato la Serie B soltanto per 3′ in tutto il campionato. «È inutile girarci attorno», continua il tecnico, «La squadra è corta: qualche ragazzo va in campo stoicamente sebbene sia malconcio. Ho la necessità di dare spazio alla gioventù, che in alcuni casi risponde come Mazzonetto, artefice di una grandissima partita; altre volte, invece, i giovani in campo ti portano anche a perdere il filo del discorso in situazioni così calde e poco tutelate da arbitri che mi hanno fatto proprio arrabbiare. Stiamo scoprendo un mondo diverso che forse non ci aspettavamo di vedere. Bisogna rielaborare tutto al più presto. Qualcosa è scattato di negativo, ma ho visto al 30′ del basket che sapevamo fare con cui abbiamo messo sotto gli avversari». Due gare casalinghe consecutive, contro Bernareggio e Cremona, potrebbero restituire alla Virtus qualche certezza prima del botto finale di regular season con Orzinuovi e Cesena.
«Tutta la squadra ha giocato una partita di grande determinazione e orgoglio, a tratti anche con una pallacanestro di buonissima fattura che ricorda le nostre otto vittorie consecutive per tipologia di gioco espresso», commenta Daniele Rubini, coach della Virtus, «Il problema è che a un certo punto si è verificato un rimescolamento di carte con alcuni errori da parte nostra, che hanno fatto intravedere alla Rucker una luce in fondo al tunnel. È stato un peccato perché avevamo la partita pienamente in mano. Non ho grandi rimproveri da fare ai ragazzi, eccetto per alcuni frangenti in cui andava controllato di più il gioco, ma ciò significherebbe star qui a cavillare». Senza Motta, operato in settimana al menisco, è palese che la squadra abbia perso un uomo importante, anche dal punto di vista delle soluzioni offensive. Il tecnico padovano ha dovuto ridisegnare le rotazioni attorno ai giovani, indovinando peraltro la mossa di Emanuele Mazzonetto, schierato nel quintetto di partenza. Il suo è stato un debutto con i fiocchi (8 punti, 2/2 da tre in quasi 9′ di impiego), visto che finora aveva assaggiato la Serie B soltanto per 3′ in tutto il campionato. «È inutile girarci attorno», continua il tecnico, «La squadra è corta: qualche ragazzo va in campo stoicamente sebbene sia malconcio. Ho la necessità di dare spazio alla gioventù, che in alcuni casi risponde come Mazzonetto, artefice di una grandissima partita; altre volte, invece, i giovani in campo ti portano anche a perdere il filo del discorso in situazioni così calde e poco tutelate da arbitri che mi hanno fatto proprio arrabbiare. Stiamo scoprendo un mondo diverso che forse non ci aspettavamo di vedere. Bisogna rielaborare tutto al più presto. Qualcosa è scattato di negativo, ma ho visto al 30′ del basket che sapevamo fare con cui abbiamo messo sotto gli avversari». Due gare casalinghe consecutive, contro Bernareggio e Cremona, potrebbero restituire alla Virtus qualche certezza prima del botto finale di regular season con Orzinuovi e Cesena.
Mattia Rossetto