Ben 96 punti a referto, “Marcone” Lazzaro gran mattatore.
Il derby che non ti aspetti. Il derby delle percentuali di tiro stellari lo vince la Broetto Virtus, infrangendo anche il tabù stagionale che la voleva sconfitta nei tre precedenti confronti con San Vendemiano e Vicenza. È strano vedere un derby, che rasenta i 100 punti segnati e in cui “Marcone” Lazzaro (29 punti, 7/10 da due, 2/3 da tre e 9/13 ai liberi) è il mattatore di una gara che a un certo punto si è quasi trasformata in un tiro a segno. Federico Buia (classe ’99), pescato dall’Under 18 virtussina, è il sorprendente protagonista della sfida. Gettato nella mischia da Friso, segna 9 punti in un amen e rifila pure una stoppata aerea, incanalando un duello equilibrato, in cui la tensione si scioglie sotto una gragnola di triple. Fin dalle prime battute, l’inerzia è nelle mani dei padroni di casa. Nel primo quarto, la Broetto, in versione Nba, realizza 29 punti, 18 dei quali frutto di un irresistibile 6/7 dall’arco (29-23). A iscriversi a referto è anche Buia, all’esordio assoluto in Serie B con la prima squadra. Sono suoi i primi sei punti della Virtus nel secondo periodo (35-28), così come la successiva bomba, che proietta i neroverdi alla doppia cifra di vantaggio (44-34). Lazzaro sigla anche il +12 (46-34), ma la tripla di Rizzetto dimezza il disavanzo dei vicentini (48-42). Al ritorno dall’intervallo lungo (52-44), gli ospiti serrano le maglie in difesa ritornando in scia con Umberto Campiello (54-50). La partita è intensissima. Alla bomba di Canelo replica Umberto Campiello (57-53) e con il 2/2 ai liberi di Demartini e Ianes è di nuovo parità (57-57). Vai in contropiede riporta avanti i biancorossi dopo un’eternità (57-59 e 59-62). Un’altra conclusione dalla distanza di Rizzetto gela i tifosi di Energia Nero Verde (61-65). Nel momento di difficoltà, la Broetto reagisce con Stojkov (65-67), che insacca un siluro alla “Danilovic” trovando fallo e libero aggiuntivo (70-67). È un momento cruciale del match, perché dopo uno sbandamento i neroverdi riprendono il comando (74-69). Lazzaro rimette una distanza di 7 lunghezze dai vicentini (76-69) e anche quando i locali non riescono ad attaccare il ferro c’è il tiro pesante di Schiavon a togliere le castagne dal fuoco (81-74). Due lay up rovesciati di Lazzaro restituiscono il +9 (85-76), anche se alcune palle perse in maniera ingenua tengono in scia la Tramarossa (85-81). A meno di 2′ dal termine, il colpo di grazia lo assestano Schiavon e Lazzaro, che tornano a colpire nuovamente dalla lunga (91-81). Ieri alla Kioene Arena bastava alzare il braccio per gonfiare la retina.
Friso: «Una partita atipica e piacevole»
Avranno strabuzzato gli occhi i 1500 spettatori della Kioene Arena di fronte a due attacchi talmente ispirati, che continuavano a martellare il canestro dalla distanza come se non ci fosse un domani. «Di solito i derby sono partite molto chiuse e a basso punteggio, in cui prevalgono le difese», riflette a bocce ferme coach Massimo Friso (nella foto), «Per una volta sono stato contento di non aver visto la mia squadra difendere al 100 per cento. È stato un derby atipico. Una partita piacevole, pulita dal punto di vista tecnico in cui le due squadre se la sono giocata sulle percentuali di tiro. Dobbiamo essere consapevoli, però, che in qualsiasi momento della gara abbiamo bisogno di difendere con più pressione. Lo abbiamo fatto alla fine, dove siamo arrivati senza problemi di falli facendo le scelte giuste anche se contro la zona avevamo perso ritmo». Una menzione speciale la merita certamente il debuttante Federico Buia: «Avevamo problemi di falli con Stojkov e Canelo, quando ho scelto di inserirlo ha fatto molto bene. È un giocatore che si è palesato con l’Under 20 e che quando è venuto in prima squadra ha mostrato un buon piglio mettendoci in questo caso anche una buona dose di incoscienza».