(Il Mattino)
Troppe assenze per la squadra di Rubini, a cui non basta un Miaschi super. Ma lotta fino all’ultimo.
Troppe assenze per la squadra di Rubini, a cui non basta un Miaschi super. Ma lotta fino all’ultimo.
Domare le “tigri” è un’impresa fuori portata per la Virtus attuale. Ma neanche poi tanto, se si pensa che il quintetto padovano, sospinto dal talento di Miaschi, è rimasto in partita fino all’inizio dell’ultimo quarto, nonostante fosse ridotto ai minimi termini. Oltre ai lungodegenti Lazzaro e Canelo (in panchina solo per onor di firma), la giovane truppa neroverde deve a fare a meno anche di Buia e Visentin, allettato dall’influenza. Tra i dieci a referto entra così Martino Gasparri, riabilitato dopo una fugace esperienza a Limena. Ma gira subito male ai neroverdi, travolti dall’intensità dei padroni di casa. Dopo appena 3′, coach Rubini ricorre al time out per spezzare il ritmo scatenato dei forlivesi (9-2), ma a parte Piazza (9-4 e 11-7) il minuto di sospensione sortisce ben pochi effetti (18-7). Calzavara e Miaschi cercano di tamponare l’emorragia, ma alla fine del primo quarto la Virtus si ritrova sotto pesantemente (23-10). Al via del secondo periodo, De Fabritiis trasforma il +15 (25-10). “Croce” e compagni avrebbero anche un mezzo sussulto sulla tripla di Tognon (25-13) e Nobile (27-15). L’inerzia, però, è sempre saldamente in mano ai Tigers con Sacchettini a prendersi la briga di doppiare gli ospiti (34-17). È pazzesco ciò che combina Miaschi nei minuti successivi. Il Millennial genovese segna 15 dei suoi 23 nel solo secondo quarto iniziando il suo personalissimo show con tre triple consecutive, capaci di rianimare i neroverdi (37-26). Altri tre liberi e la quarta bomba di serata del mitragliere virtussino ricuciono lo strappo addirittura a -6 (41-34).
Forlì non è squadra da impressionarsi tanto facilmente e rende il “favore” scaricando due triple pesantissime con Villani e Agatensi sul finire di frazione (47-34). La schiacciata di Papa in apertura di secondo tempo riapre una “voragine” di 15 lunghezze (49-34). Il gap sembra destinato a restare tale, almeno fino a quando Forlì non allenta la pressione. Qui, la Virtus è brava a rintuzzare sotto la doppia cifra con Crosato (57-48) e Piazza (57-51), chiudendo in crescendo un parziale favorevole (62-55). L’ultima frazione viene giocata a livelli più contenuti. Crosato stampa dalla lunetta il -5 (64-59 al 32′), ma proprio quando il match è in procinto di riaprirsi, un altro break romagnolo (8-0) riccaccia indietro i padovani a -13 (72-59). I restanti 8′ di gioco sono utili soltanto a meri fini statistici. La Virtus è alle corde, ma non ha mai smesso di lottare. Onore al merito alla gioventù neroverde. Ora, però, il mercato deve venire in soccorso a una squadra che la malasorte ha deciso davvero di prendere di mira.