Battuto il San Vendemiano sotto gli occhi del presidente della Fip Gianni Petrucci. I padroni di casa hanno sempre condotto con autorità. E la classifica sorride
L’Antenore Energia Virtus Padova serve il bis e dopo la vittoria di qualche settimana fa a Vicenza si aggiudica anche il secondo derby veneto della stagione. Di fronte allo sguardo attento del presidente della Fip, Gianni Petrucci, la squadra di Rubini non tradisce le attese perfezionando il sorpasso in classifica sulla Rucker San Vendemiano aprendo un primo spiraglio interessante in chiave playoff.
Assunto il comando della gara, Schiavon e compagni non si sono più voltati indietro, respingendo l’assalto degli ospiti nell’ultimo quarto, dopo aver preso il largo a inizio ripresa raggiungendo anche il +23. L’avvio era contratto: si segna con il contagocce (4-4 al 6′) da ambo le parti. Lentamente, la Virtus scioglie la tensione prendendo d’infilata la difesa trevigiana (13-4). Rubini dà spazio anche ai giovani Pellicano e Basso, mentre un furto di De Nicolao chiude una prima frazione in crescendo (17-8).
È proprio Pellicano ad aprire il secondo periodo segnando allo scadere dei 24”(19-8), venendo emulato in lunetta da Basso (21-10). Sotto le plance, la Sanve risponde di fisicità con Vedovato a rintuzzare a -6 (23-17 al 15′), ma viene ricacciata indietro da un gioco da quattro punti di capitan Schiavon e un’altra palla rubata da Piazza (30-17). Con la bomba di De Nicolao, il break è prolungato fino al 10-0 (33-17). Filippini fa lievitare a +17 il vantaggio della Virtus (36-19 al 17′), che termina il primo tempo sul velluto (41-25).
La seconda metà di gioco inizia sulla falsariga della prima: Ferrari (doppia doppia da 22+10) spinge i suoi fino al +23 (49-26). La Rucker prova a resistere risalendo a -14 (56-42), ma la reazione virtussina è immediata e sta tutta in due canestri di talento di Piazza (19 di valutazione) allo scadere della terza frazione (61-42). Partita finita? Non ancora perché i trevigiani ritornano prima a -11, ispirati da Bloise (65-51), e poi a-8 con Bartoli (67-59). Qui, però, un “fallo e vale” di Motta, l’appoggio al vetro di Filippini e un libero di Ferrari dirimono la contesa (73-59) consegnando alla Virtus la terza vittoria consecutiva (76-67).
Assunto il comando della gara, Schiavon e compagni non si sono più voltati indietro, respingendo l’assalto degli ospiti nell’ultimo quarto, dopo aver preso il largo a inizio ripresa raggiungendo anche il +23. L’avvio era contratto: si segna con il contagocce (4-4 al 6′) da ambo le parti. Lentamente, la Virtus scioglie la tensione prendendo d’infilata la difesa trevigiana (13-4). Rubini dà spazio anche ai giovani Pellicano e Basso, mentre un furto di De Nicolao chiude una prima frazione in crescendo (17-8).
È proprio Pellicano ad aprire il secondo periodo segnando allo scadere dei 24”(19-8), venendo emulato in lunetta da Basso (21-10). Sotto le plance, la Sanve risponde di fisicità con Vedovato a rintuzzare a -6 (23-17 al 15′), ma viene ricacciata indietro da un gioco da quattro punti di capitan Schiavon e un’altra palla rubata da Piazza (30-17). Con la bomba di De Nicolao, il break è prolungato fino al 10-0 (33-17). Filippini fa lievitare a +17 il vantaggio della Virtus (36-19 al 17′), che termina il primo tempo sul velluto (41-25).
La seconda metà di gioco inizia sulla falsariga della prima: Ferrari (doppia doppia da 22+10) spinge i suoi fino al +23 (49-26). La Rucker prova a resistere risalendo a -14 (56-42), ma la reazione virtussina è immediata e sta tutta in due canestri di talento di Piazza (19 di valutazione) allo scadere della terza frazione (61-42). Partita finita? Non ancora perché i trevigiani ritornano prima a -11, ispirati da Bloise (65-51), e poi a-8 con Bartoli (67-59). Qui, però, un “fallo e vale” di Motta, l’appoggio al vetro di Filippini e un libero di Ferrari dirimono la contesa (73-59) consegnando alla Virtus la terza vittoria consecutiva (76-67).
Mattia Rossetto