(Il Mattino)
Non poteva esserci regalo migliore per il compleanno di Franco Bernardi. Giovedì prossimo, il patron della Virtus Padova festeggerà 81 anni, 23 dei quali trascorsi alla presidenza della società di via dei Tadi. Sabato, la squadra di Daniele Rubini ha esordito travolgendo il Green Palermo (92-61). La prima vittoria stagionale in Sicilia è stata ovviamente dedicata al presidentissimo, come spesso accaduto anche negli anni scorsi in occasione delle partite d’esordio dei neroverdi. «È un regalo che volevamo fare al nostro presidente», sottolinea il tecnico virtussino. «Direi che è andato tutto per il meglio, anche se ai nostri avversari mancava il centro titolare (Strotz, ndr). Li abbiamo sorpresi partendo molto forte e quando nel secondo quarto hanno provato a riaprirla, abbiamo allungato ancora. Poi, a inizio ripresa, hanno schierato la zona, ma a noi sono riuscite un paio di giocate e abbiamo chiuso la gara».
I riferimenti nello specifico vanno a JC Canelo (8/10 dal campo con 3/3 da tre) e capitan “Croce” Crosato (4/5 da tre e 5/5 ai liberi), entrambi in serata di grazia. Quasi illegali, soprattutto il dominicano la cui presenza era data in dubbio alla vigilia per problemi alla schiena, ma l’intera squadra si è ben comportata chiudendo con tutti i suoi uomini a referto, compreso il giovanissimo Visentin al suo primo canestro in Serie B. «Canelo ha fatto la partita, la prossima volta gli daremo un’altra botta alla schiena e chissà che non ripeta la stessa prestazione», scherza Rubini. «Abbiamo tirato con percentuali al di là delle nostre aspettative seguendo l’onda emotiva. Siamo stati tutti bravi a metterci nelle condizioni di poterlo fare, venendo agevolati anche dal contesto». A chi lo addita di avere fatto pretattica, Rubini replica: «Nutrivo qualche timore perché andavamo lì al “buio”. Senza svilire il risultato, adesso dobbiamo metterci nell’ottica di affrontare un’avversaria con argomentazioni molto diverse». Domenica prossima, ore 18, alla Kioene Arena arrivano infatti i Tigers Forlì. «È la squadra che viene accreditata come la quarta forza del campionato», prosegue il coach. «Sarà una prova di maturità. Sono curioso di capire se l’approccio, che abbiamo avuto a Palermo, sarà ripetibile o meno».
Intanto, trapelano voci che Lecco (ieri in campo a Rimini) non avrebbe effettuato correttamente i tesseramenti dei propri giocatori. In questo caso ci sarebbero strascichi.