Al Pala Rubano lo Schiavon Day ha celebrato e reso un doveroso tributo al capitano storico e bandiera simbolo della società neroverde
Rubano (PD), 31.03.2025 – Domenica 30 marzo l’aeroplanino Federico Schiavon ha nuovamente fatto scalo al Pala Rubano per vivere, insieme a tifosi, società, ex compagni e allenatori della sua infinita carriera in Virtus, una giornata che sarà ricordata a lungo come un momento indimenticabile per il mondo del basket padovano e in particolar modo per l’ambiente neroverde. In questa occasione speciale, la Virtus Padova ha reso un doveroso tributo al suo storico capitano nel giorno in cui è stata ufficialmente ritirata la maglia numero 5, che per innumerevoli stagioni Federico ha indossato con orgoglio e che ora campeggia sulla parete della Tana di Rubano, al fianco di quella già ritirata di Leonardo Busca.
L’intero palazzetto ha accolto con entusiasmo il ritorno del suo storico capitano che, in un emozionante abbraccio collettivo con il pubblico, ha dato ufficialmente il via a quello che in suo onore ha preso il nome di “Schiavon Day”. In un pomeriggio che rimarrà per sempre nella memoria e nei cuori di tutti, durante l’intervallo della partita contro Mantova, la società neroverde ha celebrato la carriera e i successi di Schiavon, consegnandogli una speciale divisa commemorativa, ma il momento culminante è stato di certo l’unveil della targa in suo onore che ha sancito ufficialmente il ritiro della maglia numero 5.
“Le emozioni vissute sono state uniche e davvero indescrivibili, così come la gioia di rivedere tantissimi volti con cui ho condiviso momenti diversi della mia carriera in Virtus. C’erano davvero tante persone: dai bambini che ho allenato a quelli di cui sono stato insegnante, passando per allenatori, compagni di squadra e dirigenti con cui ho condiviso tante stagioni. Già arrivando in macchina, le emozioni si sono fatte subito sentire e, in tutta onestà, è scesa qualche lacrima colma di bellissimi ricordi. Poi, come sempre, appena entrato mi sono sentito nuovamente a casa, ritrovando tanti amici e assaporando ogni istante di un pomeriggio speciale.” – ha commentato visibilmente commosso Federico Schiavon a fine giornata – “Vedere la mia maglia numero 5 ritirata, accanto a quella di una leggenda come Leo Busca, mi ha regalato un’emozione così grande che fatico a trovare le parole per descriverne la pienezza. Da piccolo avevo un grande sogno, non quello di andare in NBA o giocare in Serie A, ma semplicemente quello di indossare la maglia della mia città e rappresentarla sul campo. Esserci riuscito per così tanti anni è stato un lungo cammino di cui vado estremamente orgoglioso e, di questo, non posso che ringraziare la Virtus Padova e tutta la sua grande famiglia anche per questa nuova e bellissima pagina piena di emozioni che abbiamo vissuto insieme oggi.”
A rendere ancora più speciale questa giornata, infatti, anche la partecipazione di tanti volti che hanno fatto la storia della Virtus: da Busca a Ferrari, passando per Contin, Crosato e Piazza, insieme al preparatore atletico Roberto Taffara e i Coach Paperini, Benetollo, Primon e Rubini, tutti riuniti per rendere omaggio a Federico in un’occasione tanto significativa quanto emozionante anche per lo storico Presidente neroverde Gianfranco Bernardi.
Durante la cerimonia, alla presenza della Sindaca di Rubano Chiara Buson e dell’Assessore allo Sport di Rubano Massimo Righetto, si sono alternati negli interventi la Dirigente Scolastica dell’IC di Rubano, Francesca Mazzocco, l’Assessore allo Sport del Comune di Padova, Diego Bonavina, e il Direttore Generale Nicola Bernardi che ha sottolineato come “Federico Schiavon non è stato solo un ottimo giocatore, ma è diventato negli anni un simbolo della Virtus Padova. Questa giornata speciale e il ritiro del suo numero 5 vogliono rappresentare un tributo doveroso all’atleta esemplare e alla persona straordinaria che grazie all’impegno, alla passione e alla dedizione, ha incarnato i valori più autentici della Virtus, diventando un modello, dentro e fuori dal campo, per tutti i giovani e specialmente per quelli che indossano i colori neroverdi.”
“La sua storia è la testimonianza di come il lavoro, il sacrificio e la determinazione possano portare a grandi risultati. Federico è cresciuto nel nostro settore giovanile e ha costruito il suo percorso con determinazione, trasformando ogni sfida in opportunità. Non è stato il destino o il talento puro a spianargli la strada, ma la sua capacità di mettersi in gioco ogni giorno con serietà, sacrificio e voglia di migliorarsi. Con sudore e umiltà ha saputo costruire il suo percorso, dimostrando che con il giusto impegno si possono raggiungere grandi traguardi. La sua carriera è l’esempio più autentico di cosa significhi guadagnarsi ogni successo sul campo, passo dopo passo, con serietà e spirito di squadra” – ha continuato il DG Bernardi – “Sul parquet ha sempre dato tutto per questi colori per poi arrivare in prima squadra, diventandone il capitano e accompagnandola in due importanti promozioni in categorie di livello. Ma è fuori dal campo che ha lasciato un segno ancora più profondo, con la sua umanità, il suo senso di appartenenza e la capacità di essere un punto di riferimento per compagni, allenatori e ragazzi del settore giovanile e minibasket. Il suo esempio è e resterà vivo nella storia della Virtus Padova e nei cuori di chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo cammino, ma soprattutto continuerà a incarnare i valori con cui vogliamo far crescere i nostri giovani: passione, impegno e caparbietà uniti al rispetto per questa maglia e per ciò che rappresenta.”
In un’atmosfera davvero straordinaria, Federico ha sentito l’affetto e il calore di tutti i suoi tifosi, ex compagni di squadra e allenatori, oltre che del corpo docente e gli ex alunni dell’IC di Rubano, dove ha insegnato per anni, contribuendo a formare tanti giovani del territorio, sia dal punto di vista sportivo che umano creando un profondo legame con tutta la comunità del territorio e rafforzando ulteriormente il valore di questa giornata speciale. Un pomeriggio davvero straordinario che ha reso omaggio a un uomo, prima che giocatore, che ha scritto pagine indelebili della storia della Virtus Padova, facendo dello “Schiavon Day”, oltre che un momento di celebrazione anche un’occasione per ribadire i valori di passione, dedizione e senso di appartenenza che hanno da sempre contraddistinto l’identità della società neroverde.