Una serata storta per l’Antenore che pure era partita bene con un Ferrari scatenato (27 punti). Poi il tracollo
Mettiamolo in conto come un passaggio vuoto. Il classico incidente di percorso contro un’avversaria affamata di punti, che aveva bisogno di sbloccarsi. Non è stata la Virtus delle migliori occasioni, soprattutto in difesa dove ha concesso tanto a una squadra che alla vigilia era la peggiore della Serie B (girone B) nel tiro da tre. Statistica che Reggio Emilia è stata capace di sovvertire realizzando un mirabolante 56% al tiro dalla lunga distanza.
La Virtus aveva girato come una Ferrari nell’abbrivio di gara… È infatti Ferrari (27 punti) a propiziare il primo break, grazie a cui l’Antenore scappa già via in doppia cifra (13-3). I dolori cominciano appena Reggio alza le percentuali di tiro dall’arco. I padroni di casa ci mettono del loro prestando il fianco dal perimetro a Gatto, che scarica due bombe consecutive ed è subito tutto da rifare (15-15). La pressione dovrebbe pesare sulle spalle degli uomini di Eliantonio, che non hanno ancora vinto in campionato. E invece sono i neroverdi a giocare con immotivata tensione.
La Virtus aveva girato come una Ferrari nell’abbrivio di gara… È infatti Ferrari (27 punti) a propiziare il primo break, grazie a cui l’Antenore scappa già via in doppia cifra (13-3). I dolori cominciano appena Reggio alza le percentuali di tiro dall’arco. I padroni di casa ci mettono del loro prestando il fianco dal perimetro a Gatto, che scarica due bombe consecutive ed è subito tutto da rifare (15-15). La pressione dovrebbe pesare sulle spalle degli uomini di Eliantonio, che non hanno ancora vinto in campionato. E invece sono i neroverdi a giocare con immotivata tensione.
Alla prima pausa, gli ospiti sorpassano con il tap-in a fil di sirena dell’ex Canelo, scatenando le ire di coach Rubini (19-20). La Virtus resta a zona anche nel secondo periodo, ma viene puntualmente castigata sugli scarichi in angolo. Ferrari produce un altro mini-allungo (28-22). La Bmr non si scompone più di tanto punendo tutte le disattenzioni difensive dell’Antenore: Bertocco riporta avanti i reggiani, costringendo Rubini al timeout (30-32). L’inerzia rimane ancora in mano agli ospiti che si ritrovano a condurre all’intervallo lungo (35-39).
Al rientro dagli spogliatoi, l’Antenore alza l’aggressività difensiva, concedendo tuttavia ancora spazio lungo il perimetro a Graziani e Maccaferri (45-49). È la solita storia della coperta corta. Un equivoco da cui i locali riescono a uscirne solo con due giocate di Piazza (49-49 e 54-52). Troppo poco per fermare l’inerzia di Reggio (54-58). Che al via dell’ultimo quarto allunga ancora il passo a +8 chiudendo un parziale di 10-0 (54-62). La Virtus prova a risalire la china, ma scivola a -9 sull’ennesima tripla di uno scatenato Bertocco (60-69). Piazza prova a scuotere i suoi con una conclusione da tre estemporanea (64-69) venendo emulato dal solito Bertocco (64-72). Sotto di 10 (64-74), non c’è più tempo per rimediare neppure allungando la difesa a tutto campo.
Mattia Rossetto