(I Mattino) Decisivo il terzo quarto
Il grande “gelo” è arrivato nella sfida clou dell’ultima giornata d’andata di Serie B. L’Antenore Energia Virtus Padova rimedia la sconfitta più pesante della stagione. La sfida tra seconda e terza della classe è in parte un monologo dei Tigers Cesena (ora capolista con Faenza), in grado di dilagare nella ripresa sprigionando tutto il suo potenziale da categoria superiore.La Virtus regge il confronto per l’intera prima metà di gioco, dando l’impressione di potersela giocare fino in fondo, salvo poi squagliarsi sotto una scarica di triple nel mezzo del terzo quarto. Senza Motta, in panchina per onor di firma, coach Rubini ha riproposto l’Under 18 Verzotto nel quintetto di partenza come era avvenuto contro Orzinuovi. È Raschi a ispirare l’attacco locale aprendo le danze con due triple di fila (6-3) e segnando 13 dei suoi 19 punti sui 20 complessivi di squadra nella sola prima frazione (20-16). La Virtus non si lascia intimorire ribattendo colpo su colpo, senza perdere contatto (15-10 al 5′). Al via del secondo quarto, la squadra padovana infila un parziale significativo (0-7), prodotto da una bomba di Schiavon e dalla schiacciata di De Nicolao che poi serve in contropiede l’assist per Bovo, costringendo Di Lorenzo al timeout obbligato (20-23). L’Antenore prova a fare l’andatura (22-27 al 15′), ma perde tre palloni uno dietro l’altro subendo il controbreak dei padroni di casa (28-27). Stavolta è il tecnico padovano a chiamare timeout sortendo il suo effetto: i tiri dalla lunga distanza di Filippini e Bovo restituiscono ossigeno ai neroverdi (30-33), abili a riprendere il filo interrotto con il solito De Nicolao e Basso (34-39). Tuttavia, Schiavon e compagni non riescono a capitalizzare il momento favorevole, pagando a caro prezzo un paio d’ingenuità. I Tigers restano così in scia rientrando negli spogliatoi sotto di appena un’incollatura (38-39). È un breve passaggio a vuoto che ribalta l’inerzia a favore dei romagnoli. Dopo la pausa lunga, infatti, il match sembra a seguire i binari dell’equilibrio (50-49), ma è in arrivo il break che segna le sorti dell’incontro (15-0). Schierata a zona, la Virtus non riesce più a proteggere il perimetro, anche perché agli avversari basta alzare la mano per segnare. Entrati in rottura prolungata (64-49), gli ospiti si aggrappano a Piazza per tamponare l’emorragia (64-51), ma due triple di Dagnello dilatano il gap fino al -21 di fine terzo periodo (72-51).Quando inizia l’ultimo quarto, l’Antenore gioca la carta della zona press allungata a tutto campo, venendo però seppellita da un’altra ondata di triple sprofondando a -25 (81-56). Ora, bisogna rimboccarsi le maniche archiviando lo scontro di Santarcangelo il più presto possibile. Il campionato non aspetta: sabato prossimo, il calendario riserva una trasferta ostica a Olginate e a seguire, domenica 20 gennaio alla Kioene Arena, un altro big match contro i Raggisolaris Faenza dell’ex coach Massimo Friso.
Il grande “gelo” è arrivato nella sfida clou dell’ultima giornata d’andata di Serie B. L’Antenore Energia Virtus Padova rimedia la sconfitta più pesante della stagione. La sfida tra seconda e terza della classe è in parte un monologo dei Tigers Cesena (ora capolista con Faenza), in grado di dilagare nella ripresa sprigionando tutto il suo potenziale da categoria superiore.La Virtus regge il confronto per l’intera prima metà di gioco, dando l’impressione di potersela giocare fino in fondo, salvo poi squagliarsi sotto una scarica di triple nel mezzo del terzo quarto. Senza Motta, in panchina per onor di firma, coach Rubini ha riproposto l’Under 18 Verzotto nel quintetto di partenza come era avvenuto contro Orzinuovi. È Raschi a ispirare l’attacco locale aprendo le danze con due triple di fila (6-3) e segnando 13 dei suoi 19 punti sui 20 complessivi di squadra nella sola prima frazione (20-16). La Virtus non si lascia intimorire ribattendo colpo su colpo, senza perdere contatto (15-10 al 5′). Al via del secondo quarto, la squadra padovana infila un parziale significativo (0-7), prodotto da una bomba di Schiavon e dalla schiacciata di De Nicolao che poi serve in contropiede l’assist per Bovo, costringendo Di Lorenzo al timeout obbligato (20-23). L’Antenore prova a fare l’andatura (22-27 al 15′), ma perde tre palloni uno dietro l’altro subendo il controbreak dei padroni di casa (28-27). Stavolta è il tecnico padovano a chiamare timeout sortendo il suo effetto: i tiri dalla lunga distanza di Filippini e Bovo restituiscono ossigeno ai neroverdi (30-33), abili a riprendere il filo interrotto con il solito De Nicolao e Basso (34-39). Tuttavia, Schiavon e compagni non riescono a capitalizzare il momento favorevole, pagando a caro prezzo un paio d’ingenuità. I Tigers restano così in scia rientrando negli spogliatoi sotto di appena un’incollatura (38-39). È un breve passaggio a vuoto che ribalta l’inerzia a favore dei romagnoli. Dopo la pausa lunga, infatti, il match sembra a seguire i binari dell’equilibrio (50-49), ma è in arrivo il break che segna le sorti dell’incontro (15-0). Schierata a zona, la Virtus non riesce più a proteggere il perimetro, anche perché agli avversari basta alzare la mano per segnare. Entrati in rottura prolungata (64-49), gli ospiti si aggrappano a Piazza per tamponare l’emorragia (64-51), ma due triple di Dagnello dilatano il gap fino al -21 di fine terzo periodo (72-51).Quando inizia l’ultimo quarto, l’Antenore gioca la carta della zona press allungata a tutto campo, venendo però seppellita da un’altra ondata di triple sprofondando a -25 (81-56). Ora, bisogna rimboccarsi le maniche archiviando lo scontro di Santarcangelo il più presto possibile. Il campionato non aspetta: sabato prossimo, il calendario riserva una trasferta ostica a Olginate e a seguire, domenica 20 gennaio alla Kioene Arena, un altro big match contro i Raggisolaris Faenza dell’ex coach Massimo Friso.
Mattia Rossetto