(Il Mattino,25 novembre) Avvio-show dei neroverdi, poi l’attacco si inceppa. Grazie alla difesa arriva la nona vittoria nelle prime dieci giornate
Con gli artigli la Virtus Padova si tiene il primo posto in classifica e approfitta della battuta d’arresto di Bernareggio (sconfitta a Vigevano) per raggiungere San Vendemiano in vetta e sedersi per un’altra settimana su una poltrona che ora si fa già più comoda. Per niente comoda è stata invece la sfida contro Cremona, risolta negli ultimi minuti con una prova coriacea in difesa. Tra il tabellone di Rubano che nel secondo tempo ha iniziato a fare scherzi (partita più volte sospesa) e una Juvi che ha venduto cara la pelle mettendo anche la testa avanti (50-53) nell’ultimo quarto, la partita ha regalato mille patimenti ma anche due preziosi punti alla banda di coach Rubini. Già da oggi, si comincerà a pensare allo scontro di sabato in casa di Sanve, che varrà il primo posto in solitaria. ILLUSIONE VIRTUSL’Antenore Energia parte con in quintetto De Nicolao, Dagnello, Ferrari, Morgillo e Bianconi. L’avvio è meraviglioso: Bianconi al 5′ firma il 13-7 con una bomba mentre uno spettacolare assist volante di De Nicolao per Ferrari vale il +8. Il primo periodo si chiude 23-13 con la tripla di Schiavon, con i neroverdi in grado di offrire dieci minuti di grande spettacolo. Ma l’illusione svanisce. Cremona rimane in piedi grazie all’artiglieria pesante e mentre Padova cala il ritmo gli ospiti ne approfittano. Una Virtus improvvisamente imprecisa riesce a trovare la retina solo dai liberi mentre Belloni e Bona sparano con disinvoltura da tre compiendo il primo sorpasso 35-36 sul finale. Solo due punti di Pellicano a 30″ dalla sirena permettono all’Antenore di andare al riposo sopra di uno. LA BATTAGLIA Ancora frastornata dal 14-23 di parziale Padova non riesce a cambiare ritmo. Piazza battezza si inventa dal nulla una tripla mentre Dagnello spara la bomba per il 47-39 che somiglia a un allungo. Ma la Virtus si inceppa di nuovo e una Juvi più efficace ricuce lo svantaggio sul 47-47 e poi nell’ultimo periodo infila anche il secondo sorpasso 50-53. Le cose sembrano complicarsi e la giornata si capisce che è di quelle storte (21% dall’arco): l’Antenore Energia ha l’umiltà di capire che la partita va vinta in difesa. Padova prende a mordere dietro e con una pesantissima bomba di Dagnello trova il +4 a 5′ dalla fine. Approfittando di una Juvi andata troppo presto in bonus, la Virtus inizia a collezionare giri in lunetta (Bianconi chiuderà come top scorer a 18) su cui costruisce il margine di una decina di punti che varrà la vittoria.
Luca Perin
Coach Rubini: «Brutta partita, bel risultato»
«Una brutta partita, non abbiamo mai trovato la giusta fluidità in attacco per trovare soluzioni in ritmo» analizza coach Rubini. «Da questo è derivata una cattivissima percentuale al tiro da tre. Quando ci siamo resi conto che non trovavamo soluzioni ai nostri problemi e che le difficoltà non si riuscivano a superare, abbiamo deciso di provare a vincere la partita ugualmente puntando ad arginare i loro attacchi con l’aggressività difensiva, ho visto dei chiaroscuri nella nostra prestazione e molte cose sono da rivedere, però abbiamo dimostrato di avere risorse importanti a cui attingere nei momenti delicati. Per questo successo abbiamo speso molto a livello di energia ma questo era un ottimo avversario che ha una classifica molto bugiarda e siamo contenti del risultato». –