(Il Gazzettino)
Bella prova casalinga dei neroverdi con la terza della classe che però cala sul tavolo nel finale l’esperienza dei suoi tiratori.
Una Crema… indigesta per la Virtus. La formazione di Daniele Rubini, ieri sera nella tana del palasport di Rubano, ha dovuto cedere per la seconda volta in questa stagione il fattore-campo: dopo la battistrada Cento (alla Kioene Arena), è passata anche la terza forza della categoria. Al termine di una gara, però, nella quale i temuti leoni lombardi (che vestono una divisa rosa a scacchi neri, anche per testimoniare contro la violenza sulle donne) se la sono dovuti sudare parecchio emergendo solo grazie alla loro classe nel finale.
La gara, infatti, fin dalle prime battute di gioco è stata sull’asse di un grande equilibrio. I neroverdi, che nel quintetto iniziale schieravano Piazza, Miaschi, Schiavon (subito una tripla), capitan Crosato e Nobile, rispettavano in pieno il piano partita del loro coach: ritmi bassi, per non far incendiare il potenziale degli esterni avversari, e tanti cambi di difesa alternando – spesso anche nella stessa azione – zona, zona mista e uomo con cambi sistematici. Anche così si spiegano le basse percentuali al tiro di Crema, specie nel primo tempo. La Virtus, che sembrava aggrapparsi ai suoi tre senatori (Piazza, Crosato e Nobile) più uno stuolo di under, prendeva anche l’abbrivio giusto nella seconda frazione con l’ottimo impatto sulla gara di De Zardo (7 punti consecutivi, 15 alla fine con 10 rimbalzi) e gli ospiti, a loro volta, restavano in scia solo grazie a tutta l’esperienza del veterano Del Sorbo. I padroni di casa rientravano dagli spogliatoi, dopo l’intervallo, con sei punti di vantaggio che però venivano polverizzati in un amen (5-0 con la tripla di Peroni e il canestro dell’ex Reyer Paolin). Erano frangenti in cui la gara sembrava aver cambiato ritmo, seppur a discapito della precisione di entrambe le squadre e degli stessi arbitri (cui contatti anche evidenti sfuggivano di… fischietto).
La Virtus, che non segnava nei primi tre minuti, trovava un paio di triple del capitano Crosato (17 punti, 3/6 da dietro l’arco), per mantenersi almeno avanti; ma bastavano poi un paio di palle perse banalmente (da Piazza e Miaschi), che innescavano altrettanti contropiedi ospiti, per il sorpasso di questi ultimi.
Crema sembrava allungare a inizio ultimo quarto; ancora Crosato, poi costretto in panchina con quattro falli, teneva in scia i suoi. Ma questa volta Crema, che puniva il gran lavoro della difesa neroverde con un paio di canestri del lungo Amanti e con le triple di Peroni e Dagnello (tre a testa), allungava in maniera decisiva sul 62-55.
Mercoledì la Virtus torna in campo per il derby a Vicenza (ieri sconfitta in casa da Lecco).
Giovanni Pellecchia
5 febbraio 2018