(Il Gazzettino)
Tutto è cambiato, perché nulla cambi. Sulla falsariga della buona partenza di un anno fa (quando i successi in fila furono addirittura quattro), la rinnovata Virtus ha iniziato con due vittorie anche questa terza stagione di serie B. La formazione di Daniele Rubini, dopo aver espugnato d’autorità nella gara d’esordio il campo dei ripescati Green 99 Palermo, domenica alla Kioene Arena si è imposta anche sui Tigers Forlì. Al supplementare e soprattutto al termine di una gara nella quale, dovendo far fronte a vari problemi (il giovane play Calzavara assente per un impegno personale, Canelo svegliatosi il giorno della gara con una caviglia gonfia e Lazzaro infortunatosi a sua volta dopo pochi minuti), ha dimostrato grande carattere essendo stata costretta a lungo ad inseguire.
Una prova di carattere: «La squadra ha mostrato il dna di chi non molla mai – osserva al proposito il dirigente Roberto Rugo – sapendo cogliere, di volta in volta, protagonisti diversi: sia nel suo momento di maggior difficoltà, sia poi al supplementare quando si è imposta d’autorità». «L’ho già detto all’inizio e lo posso confermare ora – aggiunge il coach Daniele Rubini – ho trovato una buona disponibilità da parte di tutti i giocatori e questa, niente affatto scontata, è una base di lavoro importante. Riguardo le problematiche, è vero: ci siamo ritrovati, per di più su un campo di fatto a noi estraneo, sul quale ci eravamo allenati una sola volta quindici giorni fa, con rotazioni limitatissime. La mia preoccupazione, semmai, va alla prossima partita a Rimini: nell’arco di una gara, infatti, le soluzioni le puoi trovare (gli stessi Canelo e Lazzaro sono rimasti stoicamente in campo, ndr); ma lì, arriveremo dopo una pessima settimana di allenamenti, e valutando le loro condizioni solo tra domani e venerdì».
I motivi di soddisfazione, comunque, non mancano: in particolare la prova del nuovo play Piazza e del gioiellino Miaschi, risultato miglior under del girone per valutazione. «Avevamo la consapevolezza che Piazza potesse essere il play giusto – osserva Rubini – per questo lo abbiamo cercato, voluto e anche aspettato. Lui è stato bravo a farsi trovare pronto, senza balbettamenti, fin dall’inizio. Così come Miaschi: è risaputo che sia un giovane di qualità, non sempre però potrà essere lui a togliere le castagne del fuoco». Siamo soddisfatti dei tre nuovi innesti (il terzo è il giovane Calzavara, ndr) – aggiunge Rugo – e molto contenti del lavoro di Daniele Rubini: sia come guida della prima squadra che come direttore tecnico del settore giovanile. Con grande entusiasmo, lo stato maggiore al completo seguirà la squadra anche in trasferta domenica prossima».
Una prova di carattere: «La squadra ha mostrato il dna di chi non molla mai – osserva al proposito il dirigente Roberto Rugo – sapendo cogliere, di volta in volta, protagonisti diversi: sia nel suo momento di maggior difficoltà, sia poi al supplementare quando si è imposta d’autorità». «L’ho già detto all’inizio e lo posso confermare ora – aggiunge il coach Daniele Rubini – ho trovato una buona disponibilità da parte di tutti i giocatori e questa, niente affatto scontata, è una base di lavoro importante. Riguardo le problematiche, è vero: ci siamo ritrovati, per di più su un campo di fatto a noi estraneo, sul quale ci eravamo allenati una sola volta quindici giorni fa, con rotazioni limitatissime. La mia preoccupazione, semmai, va alla prossima partita a Rimini: nell’arco di una gara, infatti, le soluzioni le puoi trovare (gli stessi Canelo e Lazzaro sono rimasti stoicamente in campo, ndr); ma lì, arriveremo dopo una pessima settimana di allenamenti, e valutando le loro condizioni solo tra domani e venerdì».
I motivi di soddisfazione, comunque, non mancano: in particolare la prova del nuovo play Piazza e del gioiellino Miaschi, risultato miglior under del girone per valutazione. «Avevamo la consapevolezza che Piazza potesse essere il play giusto – osserva Rubini – per questo lo abbiamo cercato, voluto e anche aspettato. Lui è stato bravo a farsi trovare pronto, senza balbettamenti, fin dall’inizio. Così come Miaschi: è risaputo che sia un giovane di qualità, non sempre però potrà essere lui a togliere le castagne del fuoco». Siamo soddisfatti dei tre nuovi innesti (il terzo è il giovane Calzavara, ndr) – aggiunge Rugo – e molto contenti del lavoro di Daniele Rubini: sia come guida della prima squadra che come direttore tecnico del settore giovanile. Con grande entusiasmo, lo stato maggiore al completo seguirà la squadra anche in trasferta domenica prossima».
Giovanni Pellecchia
12 ottobre 2017