Roberto Rugo – Il mago del mercato della serie B
Buongiorno Roberto, incrociamo le dita.. ma quest’anno siamo partiti bene, con due vittorie. È soddisfatto del mercato? Dove può arrivare questa squadra?
L’inizio del campionato è stato positivo, due vittorie di fila sono certamente importanti, ma il campionato è lungo e vogliamo viverlo da protagonisti, sono convinto che il nostro organico possa e debba ambire ai PLAY OFF.
Il mercato condotto ha rispettato gli obiettivi e le strategie fissati, poi se sarà stato un “buon mercato”, solo il campo potrà confermarlo.
Eppure la sfortuna di inizio anno non ci ha abbandonato neanche quest’anno, con un infortunio ancora prima di cominciare.
Gli infortuni di inizio attività fanno parte del gioco e bisogna saperci convivere, saperli superare insieme. Sia la squadra che lo staff tecnico penso che abbiano ben operato per assorbire questi inconvenienti nel modo migliore.
Su un giornale di Padova un cronista ha definito Nobile “una piovra in mezzo all’area”, segnalandone il grande impatto positivo. Come si seleziona un ottimo acquisto come il nostro pivot? È stato difficile da agguantare?
L’innesto di Claudio Nobile, è un innesto importante e di grande qualità, il suo apporto non è misurabile e quantificabile guardando solo alle sue cifre e statistiche personali, ma è un giocatore che fa migliorare con il suo gioco i suoi compagni. E le sue caratteristiche sono ideali per il sistema di gioco di coach Friso.
La mia esperienza sia da coach prima che da dirigente ora mi porta ad essere sempre molto pacato e riflessivo nella valutazione di un giocatore, prima di inserire un Player in un gruppo inizio a “scoutizzare” tutte le sue caratteristiche, guardando molte partite e conoscendone pregi e difetti, ma come prima caratteristica guardo all’aspetto umano, qualità fondamentale per far parte di un qualsiasi gruppo.
La squadra è composta da molti ragazzi giovanissimi, come Matteo Ferrara che sta facendo molto bene o Stefano Pavan, che ha esordito in serie B a soli 15 anni.
Il mix tra giovani e senior di quest’anno è molto intrigante ed imprevedibile, però è il giusto coronamento per il Settore Giovanile. Rispetto alla passata stagione siamo più giovani e con molti margini di miglioramento.
Quanto pensi sia importante il vivaio per la prima squadra e viceversa?
Ritengo il settore giovanile la base fondamentale per la costruzione di una società, che ha come punta dell’iceberg la 1. squadra. Vanno e camminano assieme, seguendo una corretta programmazione sia nella fase di reclutamento ed istruzione, fino allo sviluppo degli “skills” di ogni ragazzo, per poi arrivare all’obiettivo del risultato che nelle categorie giovanili non deve essere la priorità, al contrario della squadra senior. Ferrara, Bonetto, Pavan, Clark e Cusinato sono i nostri ragazzi che hanno una grande occasione, ma devono viverla con l’entusiasmo e la tranquillità di non aver fretta, perché per ovvi motivi alterneranno grandi prove a giornate mediocri, ma questa è la strada per diventare grandi ed acquisire la giusta esperienza.
Questa settimana La Virtus affronta Cento, dove giocano due padovani, Andreaus e Benfatto, non è un peccato che giochino altrove? Riusciremo a batterli o Padova lancia giocatori troppo buoni?
Domenica andremo a Cento, campo storicamente caldo, molto caldo, ed incroceremo una delle favorite non solo del Girone B ma di tutta la Lega. Nelle file della squadra di casa militano 2 giocatori patavini. Benfatto ed Andreaus sono ragazzi, ormai uomini che si sono affermati cestisticamente lontani da casa. Nel mondo dello sport dei nostri anni trovo sia una cosa normalissima, fa parte delle regole del gioco, pensare di avere una squadra composta da giocatori tutti del proprio territorio è purtroppo impensabile in alcune categorie, e fa parte di un pensiero ormai d’altri tempi, al momento non proponibile e non attuabile.