Il sogno di regalare un palasport al basket affianco alla Kione Arena potrebbe realizzarsi. L’amministrazione comunale infatti ha affidato ai professionisti di “Arc” lo studio di fattibilità di un progetto per un palazzetto da almeno 2000 posti, pronto a trasformarsi della nuova casa della Virtus. Gli ingegneri dello studio di via Uruguay dovranno dimostrare l’attuabilità del piano immaginato dall’assessore allo sport Diego Bonavina (8.800 euro il costo del loro incarico), di collegare le due strutture con un tunnel per utilizzare gli stessi servizi e spogliatoi. L’idea era nata a maggio, quando proprio Bonavina aveva revocato un affidamento identico, ma per la demolizione delle tribune dello storico stadio “Appiani”. Dopo averlo revocato, aveva catalogato il progetto tra le opere ritenute «non prioritarie» del piano triennale dei lavori pubblici, facendo avanzare invece quello del palazzetto a San Lazzaro con il conseguente avvicendamento in bilancio per la realizzazione della struttura. La demolizione delle gradinate dell’Appiani quindi non avverrà entro l’anno, e probabilmente neanche il prossimo, e forse mai nell’era Giordani.L’idea è quella di costruire l’edificio a due passi dalla Kione Arena collegandolo con una galleria, in modo che possano essere utilizzati gli spogliatoi, e risparmiare quindi centinaia di migliaia di euro. Non basteranno però i 600mila euro messi da parte per abbattete la gradinata est del vecchio stadio di Nereo Rocco, ma solo per il primo stralcio ci vorranno almeno 2 milioni. Per evitare un nuovo caso Plebiscito, l’assessore sarebbe riuscito già ad ottenere garanzie da sponsor e privati (finora misteriosi), pronti a coprire buona parte delle spese. Il nuovo palazzetto, che oltre al basket potrebbe ospitare anche la pallavolo e il calcio a 5, sorgerebbe a San Lazzaro su parte dei terreni comunali impegnati per costruire l’ospedale. Bastano 20 mila metri quadri. A Padova le maggiori discipline sportive e hanno quasi tutte una loro arena, tranne il basket.
Luca Preziusi