Il Mattino) Crollo psicofisico per la squadra dalla pausa di Coppa Italia. Difesa aggressiva degli ospiti che non lasciano spazio
Qualcosa si è rotto negli equilibri di squadra dell’Antenore Energia Virtus Padova. Non da ieri che è maturata la quarta sconfitta consecutiva, ma dalla malaugurata pausa per la Coppa Italia di qualche settimana fa. Da allora, la Virtus non si è più ripresa, pagando l’infortunio di Motta e un crollo psicofisico senza precedenti. Bernareggio ha presentato un conto salato sotto il punto di vista dei rimbalzi offensivi (6 a 14), ma è solo un dato che fotografa la fase calante degli uomini di Rubini. Partiti con una difesa aggressiva che fa cambio sistematico su tutti i blocchi e costringe i padroni di casa a ragionare fino allo scadere dei 24” (13-12 al 5′), gli ospiti soffrono quando la palla arriva sotto canestro a Filippini (20-16). Nel secondo quarto, l’Antenore prova ad alzare la pressione difensiva (25-21 al 15′), ma si gioca in transizione e i lombardi sono più concreti quando si tratta di aprire il campo (25-25). Bernareggio schiera una zona 2-3 che la Virtus fatica a decifrare (25-29). Schiavon indovina la tripla dall’angolo (28-29), ma Laudoni, capocannoniere del campionato di Serie B, comincia a salire di giri (28-34). L’avvio del secondo tempo è marchiato da Piazza (35-34), anche se poi l’Antenore non riesce a controllare la propria frenesia e la fisicità degli avversari (41-41 al 25′). È sempre Piazza a togliere i suoi dagli impacci con giocate di puro talento (44-43), assieme a Ferrari (46-45), bravo a trovare Filippini libero da fuori (49-45). A tenere in scia gli ospiti sono i rimbalzi offensivi e i punti di un Laudoni (28) mortifero (50-50), mentre la tripla di Bossola permette alla Lissone Interni di restare sopra all’ultima pausa (52-55). La Virtus sembra aggrapparsi a un impulso rabbioso (57-56), ma rimane in balia delle onde. In mezzo a tanta tensione c’è spazio anche per il gesto di fair play di Ferrari che fa invertire una rimessa assegnata ai locali. Intanto, però, Pagani concede l’allungo (63-69), ma nell’ultimo giro di lancette è proprio “Ferro” Ferrari a ricucire lo strappo (68-69). Il finale è thrilling. Laudoni segna e poi commette fallo sul tiro da tre di Bovo (70-71). Sul successivo fallo sistematico, Baldini fa 1/2 in lunetta. Piazza va per la tripla del sorpasso, ma il suo tiro è sputato fuori dal ferro, mentre dall’altra parte Laudoni fa ancora 1/2 fermo (70-73). Basta per stendere la Virtus. Urgono soluzioni diverse.
Qualcosa si è rotto negli equilibri di squadra dell’Antenore Energia Virtus Padova. Non da ieri che è maturata la quarta sconfitta consecutiva, ma dalla malaugurata pausa per la Coppa Italia di qualche settimana fa. Da allora, la Virtus non si è più ripresa, pagando l’infortunio di Motta e un crollo psicofisico senza precedenti. Bernareggio ha presentato un conto salato sotto il punto di vista dei rimbalzi offensivi (6 a 14), ma è solo un dato che fotografa la fase calante degli uomini di Rubini. Partiti con una difesa aggressiva che fa cambio sistematico su tutti i blocchi e costringe i padroni di casa a ragionare fino allo scadere dei 24” (13-12 al 5′), gli ospiti soffrono quando la palla arriva sotto canestro a Filippini (20-16). Nel secondo quarto, l’Antenore prova ad alzare la pressione difensiva (25-21 al 15′), ma si gioca in transizione e i lombardi sono più concreti quando si tratta di aprire il campo (25-25). Bernareggio schiera una zona 2-3 che la Virtus fatica a decifrare (25-29). Schiavon indovina la tripla dall’angolo (28-29), ma Laudoni, capocannoniere del campionato di Serie B, comincia a salire di giri (28-34). L’avvio del secondo tempo è marchiato da Piazza (35-34), anche se poi l’Antenore non riesce a controllare la propria frenesia e la fisicità degli avversari (41-41 al 25′). È sempre Piazza a togliere i suoi dagli impacci con giocate di puro talento (44-43), assieme a Ferrari (46-45), bravo a trovare Filippini libero da fuori (49-45). A tenere in scia gli ospiti sono i rimbalzi offensivi e i punti di un Laudoni (28) mortifero (50-50), mentre la tripla di Bossola permette alla Lissone Interni di restare sopra all’ultima pausa (52-55). La Virtus sembra aggrapparsi a un impulso rabbioso (57-56), ma rimane in balia delle onde. In mezzo a tanta tensione c’è spazio anche per il gesto di fair play di Ferrari che fa invertire una rimessa assegnata ai locali. Intanto, però, Pagani concede l’allungo (63-69), ma nell’ultimo giro di lancette è proprio “Ferro” Ferrari a ricucire lo strappo (68-69). Il finale è thrilling. Laudoni segna e poi commette fallo sul tiro da tre di Bovo (70-71). Sul successivo fallo sistematico, Baldini fa 1/2 in lunetta. Piazza va per la tripla del sorpasso, ma il suo tiro è sputato fuori dal ferro, mentre dall’altra parte Laudoni fa ancora 1/2 fermo (70-73). Basta per stendere la Virtus. Urgono soluzioni diverse.
Mattia Rossetto