(Il Mattino)
A Montegrotto assegnati gli Oscar padovani a dirigenti, allenatori e giocatori.
«Con l’auspicio di rivedere presto la nostra città battersi nelle serie superiori»
«Con l’auspicio di rivedere presto la nostra città battersi nelle serie superiori»
Sembrava quasi una rimpatriata tra vecchi amici, come quando ti rivedi dopo un sacco di tempo e non puoi fare a meno di ricordare i tempi passati. Ma gli Oscar del basket padovano hanno guardato anche e soprattutto alla stagione che volge ormai all’epilogo, premiando i migliori allenatori in ambito maschile e femminile, i migliori giocatori e giocatrici e i giovani promettenti (nati e nate dal 1997 in poi) delle squadre nostrane dei principali campionati Senior. Ospiti al ristorante Miravalle di Gian Pietro Bano, la manifestazione degli Stingers ha radunato diversi rappresentanti della pallacanestro locale. A spiegare il senso degli Oscar, nati da un’idea di Rolly Marchi per celebrare il ventennale del gruppo Over capitanato da Luca Mezzalana (vicecampione d’Italia nel 2009 e campione europeo nel 2012), è stato Maurizio Minozzi, presidente degli Stingers: «Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa per ricordare che il basket è uno sport d’aggregazione che ci accompagna fino ai capelli bianchi. E poi perché speriamo ancora che Padova possa dar vita a una squadra competitiva ad alti livelli, come il vecchio Petrarca, con grandi giocatori, ma anche con tanti giovani, che abbiano voglia di divertirsi restando accanto alle famiglie».
Dopo il ricco buffet offerto della pasticceria Della Bona, Andrea Righi ha introdotto simpaticamente uno a uno dirigenti, tecnici e atleti. Primo fra tutti, Gianfranco Bernardi, patron della Broetto Virtus, capostipite di una ristretta cerchia di dirigenti storici a ricevere l’Oscar assieme a Ferdinando Mozzo (Guerriero Padova) e Gianni Chino (Felmac Limena), passando per il meno storico, ma altrettanto importante, Roberto Dalla Bona (Abano Montegrotto). Un premio speciale è stato assegnato a Ruggero Vilnai, presidente del Cip Veneto e anima del movimento paralimpico, insignito da Omero Toso, vicepresidente nazionale di Telethon. Tanti gli ospiti, che si sono avvicendati tra amarcord, aneddoti e curiosità anche per premiare i migliori giocatori senior Marco Lazzaro (Broetto Virtus) e Giulia Scaramuzza (Guerriero Cadelfa), i giovani Federico Osellieri (Felmac Limena) e Martina Fassina (Fila San Martino), e i migliori coach Alberto Anselmi (Abano Montegrotto) e Carmelo Gorgone (Guerriero Cadelfa).