(Il Mattino) Non ha fatto bene la pausa per la Coppa Italia alla capolista. La striscia vincente dell’Antenore Energia Virtus Padova termina dopo otto vittorie consecutive in maniera inaspettata davanti alla serata di grazia di Lugo, penultima in classifica, ma con una batteria di cecchini che non ha sbagliato un colpo dalla lunga distanza tirando con il 47%. Certo, si può invocare un arbitraggio rivedibile e l’assenza di Motta nelle file virtussine. La verità è che la Virtus ha sbandato paurosamente nel terzo quarto (34-10) e non è stata in grado di ricomporre i cocci fino in fondo, restando in balia del ritmo avversario dall’inizio alla fine.
Nell’abbrivio di gioco, Lugo era partito forte, sospinto da tre triple di Seravalli (13-7). L’Antenore riprende il filo con Piazza e De Nicolao (16-12) per poi impattare alla fine del quarto iniziale (25-25).
Al via del secondo periodo, il gioco da tre punti di Bovo regala il primo vantaggio dell’incontro (25-30), mentre l’Orva risponde ricorrendo al solito tiro pesante (30-32 e 36-37). Rubini rimescola le carte inserendo forze fresche con Pellicano che ha un buon impatto dalla panchina. I ritmi restano sostenuti e Lugo continua a mettere in soggezione la difesa neroverde con il suo penetra e scarica per sparare dietro la linea dei tre punti. È il “tiro da 4” di Leardini (fallo e vale da tre) a costringere il tecnico padovano a chiamare un altro minuto (40-41). Un altro allungo proietta i neroverdi al +8 di Pellicano (42-50), ma alla pausa lunga permane l’equilibrio (48-51). Alla ripresa delle ostilità, Lugo mette la testa avanti con l’ennesima bomba, stavolta a firma Demarchi (54-53). Due triple consecutive di Schiavon aprono un break di 10-0 (54-63), a cui i locali replicano con un controparziale di 11-0 (65-63). L’inerzia passa così nella mani di Lugo, capace di toccare il +11 (78-67), mentre la Virtus si perde dietro a una serie di errori difensivi (82-71). L’altalena si rivede nell’ultimo quarto, quando Schiavon e compagni si rimettono in carreggiata (82-80), risorpassando con De Nicolao (84-85). Nel testa a testa, però, la spuntano i romagnoli: la bomba di De Nicolao vale il pareggio (98-98), sul fallo sistematico la Virtus esce beffata.
Mattia Rossetto