Scrivo i tabellini consultando un referto rosa (copia per la squadra vincente, ndr). Sarà un caso, si saranno sbagliati. Di casuale c’è invece ben poco nella prima vittoria stagionale, proprio all’ultima giornata del girone d’andata, che finalmente sblocca la nostra classifica. Se per la prima volta dopo otto partite superiamo i 60 punti è perché dopo la demoralizzante sconfitta di Vicenza siamo stati bravi a non mollare e anzi a riversare in campo l’astio accumulato.
Di fronte ad una squadra con pochi centimetri, schieriamo il quintetto lungo per portare subito l’inerzia della gara dalla nostra parte. Il piglio è quello giusto, riusciamo a non subire la loro aggressività – come dimostrano i diversi giri in lunetta – e conteniamo i falli spesi, ciò ci permette di limitare le rotazioni nel primo quarto. Poi ci sblocchiamo, iniziamo a correre e a servire Ben che dentro l’area fa un po’ quello che vuole contro dei modesti avversari, segnando con continuità. Riusciamo anche a non concedere punti facili in contropiede, andiamo quindi al riposo con un margine di otto lunghezze, ben consapevoli di aver concretizzato poco in relazione al numero di tiri prodotti (44 a 31 a metà gara).
Al rientro in campo ci schieriamo a zona 2-3, provata solamente il giorno prima. La nostra difesa è però inefficace, dal momento che lasciamo liberi i loro tiratori più pericolosi: le conclusioni dall’arco diventano la loro unica risorsa, ma la sfruttano incessantemente, punendoci. A fine gara avranno segnato ben 11 triple, mettendo quindi a referto più di metà dei punti totali. Nel momento in cui non troviamo più sbocchi in attacco, loro accorciano le distanze, arrivando fino a -4, ribaltando l’inerzia. E’ il nostro capitano Niccolò a prenderci per mano, segnando 8 punti consecutivi in chiusura di terzo quarto, tra cui due bombe che caricano la squadra di entusiasmo. La gara si chiude dopo un’ultima frazione abbastanza nervosa, in cui segnamo soprattutto ai liberi e rischiamo di riaprire la partita perdendo un paio di palloni sanguinosi sulla loro pressione a tutto campo. Abbiamo peò la lucidità di ragionare e di sfruttare gli spazi che inevitabilmente la loro difesa ci concede, portando a casa una partita quantomai meritata.
Prestazione convincente della squadra, in cui i singoli hanno messo a disposizione di tutti le loro capacità dando il proprio contributo nella misura in cui è stato richiesto. La conseguenza è stata un contagioso entusiasmo che ci ha portati a raccogliere i 2 punti tanto anelati. Perché, inutile nasconderlo, ieri il risultato era molto più importante di tanti fronzoli tattici.
Ringrazio Enrico che, in versione capo-redattore, mi nomina cronista ad interim.
Virtus
Mazzonetto, Lomma 16, Visone 4, Pellicano 11, Cammisa 2, Meneghin 2, Cecere, Mason, Baccaglini 10, Cignarella 3, Basso 20, Garbo 3.
All. Franceschini
Favaro
D’ambrosio, Bettiol, De Marchi, Brollo, Negrian, Bertan, Zecchin, Camporese, Foltran, Smaniotto, Schraulech, Bevilacqua.
All. Loriga.
Carlo Cignarella