“…tanti auguri a te”. I nostri supporters ricordano così il mio compleanno prima della palla a due, sicuramente consigliati da un Niccolò Lomma escluso dalla contesa per scelta tecnica ma comunque presente per non farci mancare il suo incoraggiamento. Chiedo un regalo ai compagni durante la giornata: “vinciamo”. Facce note di ragazzi sugli spalti, accorsi all’ultima partita interna della stagione speranzosi, come noi, di poter assistere alla seconda vittoria del nostro campionato.
Pronti via, 0-5 di parziale con tutte le premesse perché la partita deragli su binari fin troppo conosciuti. Sam e Pietro annullano due conclusioni avversarie con stoppate pulitissime, ma diamo l’impressione di essere scarichi e poco concentrati per ottenere un risultato positivo, che serve come medicina. A battere un colpo, poi due, tre ci pensa Ben: ci tiene a galla mettendo a referto i nostri primi 6 punti della serata, con 2/2 ai liberi e due piazzati che rivelano una sicurezza acquisita. Una svista dell’arbitro (unica della serata), che non punisce una mia netta infrazione di doppio palleggio, ci regala un gioco da tre punti con il quale riacciuffiamo Vicenza e anzi ce la mettiamo alle spalle nel punteggio trovando con facilità la via del canestro.
Buona reazione, dunque, ma ecco che Nicolò si inguaia con i falli personali e siamo costretti a pescare risorse in panchina: Lele segna due canestri consecutivi con personalità e ci porta a +8. Nel tentativo di affondare il colpo, ci schieriamo a zona, ma la scelta si rivela poco efficace: piccole disattenzioni ci portano a concedere canestri facili. Gli avversari si adeguano e propongono una zona 2-1-2 molto alta che inizialmente ci imbriglia. Così loro si rifanno sotto e il vantaggio all’intervallo è di sole tre lunghezze.
Il temuto calo del terzo quarto è fortunatamente scongiurato: due triple di Ricky in apertura ci danno sicurezza e li ricacciano indietro. Il quarto fallo di Nicolò ci costringe ancora a correre ai ripari: anche stavolta non ci scomponiamo, chiunque entri dà nuove energia al quintetto. Cominciamo però l’ultimo periodo senza segnare per diversi minuti, così loro, sfruttando la precisione dalla lunetta, si riavvicinano. La bomba del pareggio, a quota 56, fa apparire gli spettri di una possibile sconfitta in una gara fino ad allora controllata. Siamo bravi a non perdere la testa, a sfuggire alle loro trappole di zone-press e soprattutto a difendere con intelligenza, sempre schierati a zona. Non concediamo secondi tiri, catturiamo tutti i rimbalzi difensivi e corriamo in contropiede: pochi ingredienti per un mix letale che mette a nudo le difficoltà di Vicenza.
La sirena è una liberazione, la tanto anelata vittoria è arrivata sul parquet amico. Il referto rosa, poi, è quasi un prezioso cimelio da collezione, vista la difficoltà di reperirlo dalle parti di Rubano. Ora, per dare un senso al percorso di crescita intrapreso al di là dei risultati, è necessario collezionarne un altro, mercoledì, in quel di Favaro.
La Redazione, per quest’anno, passa e chiude.
Carlo Cignarella
VIRTUS: Mazzonetto 4, Visone 17, Pellicano 6, Cammisa 6, Meneghin 6, Antonello, Mason, De Benetti, Baccaglini, Cignarella 11, Basso 19.
All. Omologo, Ass. Garon.
VICENZA: Ambrosini, Contrino, Savio, Andriolo, Sciortino, De Tisi, Pizzolato, Kedzo, Elio, Rigon P.G., Rigon R.
All. Tona, Ass. Giugna.