(Il Mattino)
Rubini fa il debutto sulla panchina neroverde con la trasferta più atipica della stagione. Si gioca oggi alle 20.30.
È inutile nasconderlo, il campionato della Virtus Padova inizia tra mille incognite. Ma dopo la rivoluzione estiva, che ha portato ad alcuni cambiamenti in seno alla società e sulla panchina della prima squadra, dove si è insediato Daniele Rubini, c’è tutta la voglia di aprire un nuovo ciclo confermandosi per il terzo anno consecutivo in Serie B. Stasera, ore 20.30, la squadra neroverde sarà la prima del proprio girone a scendere in campo con il Green Palermo. Stamattina, la comitiva padovana si imbarcherà all’aeroporto di Treviso per atterrare in Sicilia nel primo pomeriggio. Negli ultimi giorni non sono mancati gli attestati d’affetto e fiducia da parte dei tifosissimi di Energia Nero Verde. L’ambiente virtussino è in piena fibrillazione, ma coach Rubini preferisce procedere con i piedi di piombo. «Il nostro campionato comincia all’insegna della curiosità», argomenta il tecnico, «Vogliamo capire quale sarà il nostro impatto in un girone rimescolato, dove parecchie squadre si sono riorganizzate. Siamo curiosi di scoprire la nostra nuova veste. Potrà apparire una banalità, ma cambiare allenatore e playmaker è qualcosa di radicale per i meccanismi di una squadra. Durante il precampionato abbiamo lavorato il più duramente possibile per farci trovare pronti».
Quest’anno, quale sarà l’obiettivo? Salvezza, come lei aveva suggerito alla presentazione della Virtus, o i playoff come invece caldeggia la dirigenza? «Non facciamo pronostici. Il nostro obiettivo primario è tradurre sul parquet ciò che abbiamo in mente di fare». Però, il roster sembra un po’ corto e oltretutto stasera Carlos Canelo potrebbe non essere della gara per problemi alla schiena. «Sì, guardando l’organico pare manchi qualcosa, ma vedremo se questa lacuna si farà sentire o meno. Mi auguro che Canelo possa giocare».
Siete preoccupati, invece, per la mancanza di un main sponsor? «Non è qualcosa che ci compete e i dirigenti non ci hanno messo addosso alcuna pressione. Siamo tranquilli». A Palermo troverete una piazza galvanizzata dall’ammissione in B. «Sappiamo poco dei nostri avversari, andiamo lì al “buio” e con un pizzico di timore perché incontreremo una squadra atipica, che vorrà legittimare la scelta fatta in estate dalla società. Però vogliamo cominciare con il piede giusto».