Ennesima prova convincente dei ragazzi di coach Seno che senza affanni battono anche la Blu Orobica Bergamo. Restano da giocare 5 partite e la qualificazione alla seconda fase è sempre più vicina.
Antenore Energia Padova – Blu Orobica Bergamo 80 – 48
Antenore Energia Padova: CAMMISA, VISONE 9, LOMMA 2, TOGNON 15, MAZZONETTO 5, MENEGHIN6, ANTONELLO 3, MASON 1, CIGNARELA 2, CAPETTA 4, BASSO 23, PELLICANO 10. All. SENO Ass. TURI
Blu Orobica Bergamo: COPPOLA 15, CHIAPPA 2, AGLIARDI, CAGLIANI, AMBONI, OBERTI 5, ABATI 7, BACIS, BERNARDI 4, SICILIANO 7, BELOTTI 2, ABBIATI 4. All. ZAMBELLI Ass. PETITTO
Arbitri: NUARA-MACULAN
Fallo Antisportivo: CAPETTA al 33′
Percentuali:
VIRTUS PD: T2 40% 27/67 – T3 56% 5/9 – TT 42% 32/76 – TL 65% 11/17
BLU OROBICA: T2 39% 15/38 – T3 13% 4/30 – TT 28% 19/68 – TL 60% 6/10
Terza vittoria consecutiva su altrettante partite giocate tra le mura amiche. La Virtus si presenterà a Cremona settimana prossima per lo scontro diretto, forte dei risultati ottenuti, per dire la sua.
Quello che non ha fatto Bergamo a Rubano: gli ospiti vincono la palla a due ma poi vanno sotto 4-0 e dopo poche azioni, nonostante il time-out “precauzionale” chiamato da coach Seno, è palese che non siano in grado di reggere il confronto. La Blu Orobica è spenta, fatica a segnare (20 punti in 20’) e subisce la buona difesa dei padroni di casa, perdendo sei palloni nei minuti iniziali.
La partita è in discesa fin dall’inizio, dunque, per una Virtus che invece a Bergamo aveva dovuto sudarsi il successo, agguantato solo a 14” grazie a un tiro di Pellicano. Dopo i primi 10’ i neroverdi hanno 8 punti di vantaggio, che all’intervallo diventano 17 (37-20). Della prima metà di gara rimane qualche flash: Tognon entra e in pochi minuti va in doppia cifra, inventandosi canestri che ancora ci deve spiegare, Meneghin schiaccia in contropiede (ma ormai ci ha fatto l’abitudine), Visone difende aggressivo e recupera palloni dando un bel messaggio ai compagni.
Nel terzo quarto Seno tiene in campo il quintetto a lungo prima di cominciare le rotazioni: il vantaggio, così, progressivamente aumenta, grazie soprattutto a Basso che per qualche minuto fa quello che vuole dentro l’area. Il finale è normale amministrazione, non avendo la partita più nulla da dire.
Un trentello che fa bene al morale ma non deve distrarre, ben sapendo che nelle prossime partite si incroceranno in trasferta avversari di altra consistenza e certamente più motivati di quelli di lunedì.
Carlo Cingnarella