La Virtus torna a vincere, in casa, dopo due sconfitte consecutive. Lo fa grazie a una prestazione di squadra convincente, che vede il significativo contributo anche di chi finora ha avuto meno spazio.
Antenore Energia Padova – New Basket Brescia 79-65
Padova: Lomma 12, Visone 11, Antonello 10, Tognon 5, Mazzonetto 5, Meneghin 4, Serafini 3, De Benetti 7, Cignarella, Capetta 2, Basso 12, Pellicano 8. All.Seno – Ass. Turi.
Brescia: Carretta 9, Lombardi 7, Lazzari 3, Lituomi 1, Cipriani 7, Torri, Bicelli, Castelnuovo 6, Mancini, Berzins 22, Bozovic, All. Lovino – Ass. Lorusso.
Parziali: 20-14, 21-15 (41-29), 20-17 (61-46), 18-19 (79-65)
Arbitri: D’avanzo – Negrari
Uscito per 5 falli: Lazzari al 33′
Percentuali:
Padova: T2: 21/50 (42% ) – T3: 7/15 (47% ) – TT: 28/65 (43% ) – TL 16/25 (64% )
Brescia: T2: 15/38 (39% ) – T3: 6/28 (21% ) – TT: 21/66 (32% ) – TL: 7/10 (70%)
Gli ospiti da Brescia non fanno paura, vero, ma nonostante la loro posizione in classifica si presentano a Rubano come ostacolo insidioso, avendo battuto Verona la giornata precedente. Guai, dunque, a sottovalutare la sfida che chiude il girone d’andata e in cui la Virtus si ritrova con le spalle al muro, alla ricerca disperata del successo.
I padroni di casa mettono la testa avanti fin dal primo quarto (20-14). In apertura è Visone a trascinare i neroverdi, battendo con il tiro da fuori la difesa avversaria. Brescia si affida ai giochi in transizione e alla buona mano del suo numero 18, dando l’impressione di essere sempre viva e pronta a mordere. La situazione per la Virtus si complica quando, dopo pochi minuti, a Pellicano viene fischiato il secondo fallo, ma la squadra non si scompone e gioca con ordine, trovando con Lomma punti importanti.
Brescia tenta di accorciare le distanze nel secondo quarto, arrivando anche a -2: la Virtus concede troppi rimbalzi offensivi e diviene, a tratti, disattenta, perdendo palloni sanguinosi. Ecco, allora, che i padroni di casa pescano importanti risorse dalla panchina: Antonello entra e segna 8 punti consecutivi (2 triple) che riportano gli avversari a distanza di sicurezza. Il vantaggio all’intervallo è di 12 lunghezze, eppure la prestazione dei ragazzi di Seno manca ancora di incisività.
Alla ripresa, la Virtus difende come si conviene e gli avversari sembrano accusare il colpo, dimenticandosi di fare canestro. Buoni punti trovano invece i neroverdi giocando in transizione e con sempre maggiore serenità, man mano che il risultato matura. Poco rimane da raccontare del quarto periodo, in cui l’esito della contesa è ormai scritto, a parte la stoppata clamorosa di Meneghin, che si arrampica in cielo per annullare un appoggio in contropiede (voci sussurrano che il tabellone si sia crepato). Nel finale Seno concede minuti anche a chi ha visto meno il campo fino a ora, e questo non può che essere un buon modo per consolidare la fiducia del gruppo.
La Virtus chiude il girone d’andata con un positivo score di 7-6, consapevole di aver compiuto passi falsi (specialmente nelle ultime uscite), ma di aver raccolto anche notevoli soddisfazioni (come la vittoria con Cantù). Da settimana prossima si ricomincia, nella speranza che il meglio debba ancora venire.
Carlo Cignarella
Errata corrige. Nell’articolo di settimana scorsa relativo alla trasferta di Brescia, il tabellino è stato estratto dal referto di gara, che tuttavia presentava delle imprecisioni (prontamente segnalate all’ufficio competente). In particolare, i punti corretti risultano così ripartiti: Pellicano 15 (17), Mazzonetto 0 (5), Visone 9 (2).