Prova dalla doppia faccia quella mostrata dai ragazzi di coach Franceschini sabato sera in casa degli amici del Vigonza.
ANTENORE PADOVA – BUV 96 – 37
VIRTUS PADOVA: Capovilla 14, Destro 4, Favaro 2, Gioso 4, Guevarra 14, Marchet 14, Mozzo 20, Parpajola 4, Rampazzo, Trenti 8, Pirrone 8, Zanetti 4. All.re Franceschini, Ass.ti Valentini e Todisco, D.A. Kravina.
Nonostante il risultato possa indicare una partita a senso unico, i NeroVerdi non hanno giocato il basket di cui ci si era abituati nell’ultimo periodo, dopo le ottime prove al Memorial Zanatta e la più che positiva gara giocata la settimana prima vs BAM, questa volta i giovani NeroVerdi si perdono e tornano a giocare uno sport che non è il loro.
L’avvio della partita registra una buona intensità dei Virtussini che riescono a garantirsi già un buon margine di vantaggio (+12) costringendo coach Cappellato al timeout. Dal rientro però la macchina NeroVerde non funziona più come dovrebbe. Il gap tra le due compagini continua ad aumentare, ma i Padovani continuano a trovare soluzioni forzate e tiri fuori ritmo.
Nela pausa tra i primi due quarti si analizza il problema, ma purtroppo il secondo periodo prosegue sulla stessa onda. Non riusciamo a metterci in ritmo, tanti gli errori (15 palle perse), pochi i rimbalzi e sono tutti segnali di una squadra che non gira come dovrebbe. Il netto vantaggio è interamente frutto di prestazioni singole, efficaci in termini di risultato ma insufficienti per quelli che sono gli obiettivi che ci siamo posti. Al termine del secondo quarto lo scout registra solamente 3 assist di squadra, dato del tutto negativo.
Negli spogliatoi si cerca di ragionare sui problemi e trovare soluzioni, il rientro in campo ci solleva il morale, la squadra sembra essere uscita dalla “selva oscura” e ritrovato la retta via. Giocate più ricercate e ciò riesce a mettere in ritmo tutta la squadra, gli assist aumentano (15 a fine gara), aumentano i rimbalzi, le palle recuperate e diminuiscono quelle perse.
Purtroppo però questa intensità e attenzione non si riesce a stabilizzare per tutti i 20 ultimi minuti, la seconda metà è caratterizzata da alti e bassi, fasi di ottima pallacanestro e altre dove si perde il ritmo e si lascia al caso la conclusione a canestro, spesso fuori equilibrio, non in ritmo e a bassa percentuale. Tutto ciò fa terminare la partita con pessime percentuali al tiro, sopratutto dai 6,75 (2/12, 16,7%) e dalla linea della carità (9/20, 45%).
Il basket è uno sport di abitudini, ed è fondamentale prendere sane abitudini durante il lavoro settimanale, quindi si torna in palestra a lavorare sodo in vista dei prossimi impegni; in attesa della ripresa del campionato (01/02 @Roncaglia) Domenica 26/01 ci aspetta una amichevole di lusso a Milano!