Caduti a Desio, i padovani dicono addio all’ottavo posto.
DESIO. Ciao playoff. Manca ancora l’aritmetica, ma a tre giornate alla fine della stagione regolare di Serie B, la Virtus Padova è praticamente fuori dalla posizioni che contano. L’ottavo posto le è sfuggito ieri sera a Desio, venendo umiliata nello scontro diretto contro l’avversaria, che la precede in classifica, in maniera piuttosto rocambolesca. Niente che non fosse già stato visto in precedenza: come capitato in altre circostanze, infatti, a condannare i ragazzi di Daniele Rubini, fino ad allora mentalmente in partita, è stato un blackout letale in avvio di ripresa, coinciso con un break mortifero (15-0) dei lombardi tra secondo e terzo periodo.
La tensione, dovuta alla posta in palio, si tagliava con il coltello da subito. Fiorito forniva subito un saggio delle sue capacità balistiche e della sua atipicità (un lungo tiratore) colpendo dalla distanza (7-2). Era capitan Crosato a tenere in piedi i suoi (9-7), ma solo per poco, perché la Virtus faticava a contenere la “rumba” di Desio. Dal -2, i neroverdi scivolavano così a -10 (17-7) alla fine del primo quarto, dopo un parziale di marca lombarda (8-0), tamponato nella seconda decade dalla tripla istantanea dell’azzurrino Miaschi (17-10). Stringendo le maglie difensive, gli ospiti rosicchiavano qualche punto, lasciando che in attacco si accedesse (solo per una manciata di minuti) De Zardo (21-16) per poi rintuzzare al possesso pieno sui liberi di Canelo (21-18). Dall’altra parte, però, era Brown a entrare in striscia trovando la tripla e la schiacciata del +8 (28-20). Canelo restituiva il -4 (30-26), costringendo coach Frates a pensarci un po’ sopra. E aveva ragione l’allenatore locale: la tripla sulla sirena di Perez manderà le due squadre negli spogliatoi (33-26).
Alla ripresa accadeva ciò che il piano gara di coach Rubini prevedeva di evitare in tutti i modi: Desio prendeva ritmo in attacco piazzando un break devastante (12-0), che lo proiettava +19 (45-26). Dopo il timeout in emergenza del tecnico padovano, Crosato sbloccava i neroverdi dopo 4’ di sbandamento (45-29). L’Aurora tirava con alte percentuali dall’arco scollinando il ventello (53-32). Anziché limare il disavanzo, la Virtus sprofondava più in basso (56-34). Nell’ultimo periodo, i neroverdi avevano già molalto: i brianzoli toccheranno prima il +23 (62-39) e poi il +32 (72-41). Ora, si può soltanto guardare indietro: la classifica resta corta, la zona playout è vicina.
Mattia Rossetto