(Il Gazzettino) Complice il passo falso dei Tigers raggiunge il primo posto in classifica battendo largamente il fanalino dico Desio. Minuto di raccoglimento per il vicepresidente e mezzodì fiori. Piazza e Bovo scatenano l’entusiasmo nella ripresa, fini a +30.
Antenore Energia Virtus da trenta… e lode! A una decina di secondi dalla fine è stato lo speaker della Kioene Arena, Andrea Ramboso Righi, a sancirlo ufficialmente: Tutti in piedi per questa Virtus! Primi in classifica!. Da ieri sera la formazione di Daniele Rubini, sfruttando il pesante passo falso dei Tigers Cesena di sabato sera a Milano, ha agganciato la vetta della classifica di serie B. Dopo una vittoria netta ed inequivocabile, come testimonia appunto il +30 finale (85-55), giunta al termine di una serata strana: aperta dal minuto di raccoglimento per il vice-presidente Eugenio Papa (la società ha fatto deporre anche un mazzo di fiori in tribuna) e nobilitata dalla presenza del sindaco Sergio Giordani.
SINDACO IN TRIBUNA
Sul parquet l’Antenore Energia, che alla palla a due iniziale schierava il suo quintetto ideale (Piazza, De Nicolao, Motta, Ferrari e Filippini), segnava per prima, con Motta poi Filippini, ma si ritrovava costretta a dover inseguire sul -4 (9-13 al 5′). L’Aurora Desio fanalino di coda era supportata da buone percentuali da tre (7 su 19 all’intervallo). I neroverdi invece, pur in una serata da polveri bagnate, rimediavano con la ferocia agonistica a rimbalzo d’attacco e nel recupero dei palloni vaganti.
SORPASSO E ALLUNGO
Agganciati così gli avversari a quota 15 pari (al 7′), mettevano la freccia del sorpasso sul finire della prima frazione. Toccando il +9 in apertura della seconda (30-21), quando pure i brianzoli mescolavano le carte proponendo sia la zona press che una mobile zona 2-3 con adeguamenti; ma andando poi negli spogliatoi con un vantaggio più risicato, complice anche un canestro non convalidato a Bovo.
L’avvio della ripresa, invece, era decisivo per le sorti dell’incontro. L’Antenore Energia, riproponendo il quintetto iniziale, insaccava subito una tripla con Piazza e un canestro con De Nicolao; valicava la doppia cifra di vantaggio perfezionando un 10-0 di parziale (poteva essere perfino più ampio, segnando alcuni tiri aperti). Qui, gli ospiti perdevano la testa vedendosi fischiare, tutti al 23′ minuto, prima antisportivo (Fiorito) e poi due tecnici ravvicinati (panchina e Tommei).
VETERANI DA SPETTACOLO
La Virtus, ringraziando, s’involava: finendo per esaltarsi in alcune giocate, come il coast-to-coast sull’asse dei veterani Piazza-Ferrari (57-40), che hanno chiuso rispettivamente con 18 punti e 6 assist l’uno e 9 punti con 10 rimbalzi l’altro. Il pubblico andava letteralmente in visibilio su un paio di stoppatone del giovane Bovo, tra i più determinati (18 punti con 7/10 dal campo) che con cinque punti consecutivi portava sul +25 (69-44); e salutava con gioia un paio di canestri di capitan Schiavon per il +28 (79-51 e 81-53).
EPILOGO TRIONFALELa Virtus era ormai un fiume in piena: nel finale, quando già coach Rubini schierava un quintetto di giovanissimi tutti under, il lungo Beniamino Basso per ben due volte faceva toccare appunto il massimo scarto sul +30. «Era una partita che si presentava molto insidiosa – spiega il coach neroverde -, se non l’avessimo giocata con questa energia. Siamo riusciti, invece, a sparigliare subito le carte mettendo Ferrari su un loro esterno in difesa e non andando poi in sofferenza sui cambi difensivi. Questi giocatori si portano dietro un desiderio di protagonismo e di riscatto: è proprio bello poterli allenare!».
Giovanni Pellecchia