(Il Gazzettino) Grande partita a Vigevano i Ferrari e Filippini sostenuti da De Nicolao, mai lombardi vincono tra-1 dei quarti.
Ma non c’è tempo di recriminare perché già incombe la seconda sfida mercoledì prossimo alla Kioene Arena.
Sconfitta, ma non abbattuta. Non è riuscito ieri il colpaccio esterno in gara-1 dei play off all’Antenore Energia Virtus. La formazione di Daniele Rubini, dopo un primo tempo chiuso sul +1 grazie a una partenza arrembante e nonostante le sontuose prestazioni dei due lunghi Filippini e Ferrari (che hanno chiuso rispettivamente con 23 e 22 punti), ha finito per scontare nella ripresa oltre alle proprie scarse percentuali di tiro anche l’energia e l’atletismo di Vigevano. I lomellini, sospinti dal pubblico tradizionalmente caldo del PalaBlasetta, hanno così ottenuto con questa ben 33 vittorie nelle ultime trentaquattro gare disputate.
LE PAROLE DI RUBINI
«Siamo venuti qui a giocarci la nostra partita il commento di coach Rubini – e credo che questo sia sotto gli occhi di tutti. Possiamo recriminare solo sulle scarse percentuali da tre punti, che hanno finito per depauperarci di una risorsa vista anche la nostra pericolosità in area. Siamo andati a percorrere altre strade, che però non erano quelle giuste: abbiamo così finito per disunirci, cercando altre soluzioni quando invece il copione era abbastanza facile da leggere. A noi rimane appunto da conservare con grande attenzione quel frangente, lavorando proprio su quell’aspetto. Perché abbiamo ancora tanto di buono da tirare fuori».
Nei play off, infatti, meglio guardare avanti: tutto, inevitabilmente, è già proiettato alla partita di ritorno, che si disputerà già mercoledì alla Kioene Arena (ore 18.30). «Questa sconfitta ci rimane sul groppone sembra confermare Francesco De Nicolao – ma torneremo in gara-2 con più energia. Vigevano è stata soprattutto brava a punirci in un paio di situazioni in cui avevamo ripreso il ritmo».
Come detto l’Antenore Energia Virtus, schierando nel quintetto d’avvio i due play Piazza e De Nicolao con Motta, Ferrari e Filippini, era partita decisamente bene: la tripla del 3-0 iniziale di un ispirato Motta, ben presto però penalizzato da due falli; poi 8-3 con cinque punti consecutivi di Filippini. I neroverdi, di fatto, facevano l’andatura in tutto il primo quarto, ben orchestrati da De Nicolao e toccando nuovamente in un altro paio di occasioni il +5 (sul 16-11 al 7′ e sul finire di frazione ancora sul 23-18). La frazione successiva, invece, era ricca di colpi di scena: i neroverdi, che venivano bloccati nel loro gioco a campo aperto, dapprima subivano la rimonta ed il sorpasso locale. Poi però, scivolati anche a -6 (37-31), con i già citati Filippini e Ferrari attaccavano con determinazione il pitturato, riuscendo a piazzare un micidiale parziale di 11-1 che permetteva loro il contro-sorpasso e di chiudere avanti anche all’intervallo.
CAMBIO DI INERZIA
Al rientro dagli spogliatoi la gara, che pure si manteneva in equilibrio nei primi cinque minuti della ripresa, di fatto cambiava inerzia. I padroni di casa, che decidevano di collassare la difesa dentro l’area, finivano per aprire spazi sul perimetro che però i virtussini, con le polveri bagnate (5/27 da tre), non riuscivano a sfruttare. Mentre nell’altra metà campo la difesa della Virtus, che proponeva una mista (partendo a zona 2-3 ma passando poi a uomo), veniva crivellata con precisione da Benzoni (24 punti con 6 su 9 da dietro l’arco dei 6,75). Vigevano allungava sul finire della terza frazione e, con i virtussini penalizzati anche dai falli, toccava il suo massimo vantaggio sul +14 (68-54 al 33′). Senza subire poi troppo il tentativo di rimonta dell’Antenore Energia.
UNDER 18 ECCELLENZA
Nella terza giornata della fase interregionale del Trofeo Giancarlo Primo la formazione di Mauro Seno, dopo la pesante sconfitta per 87-58 (18-9, 41-25 e 64-40 i parziali; tra i neroverdi Trentin 12 e Lomma 10) patita nella lunga trasferta ad Avellino, ha l’occasione per riscattarsi: questa sera al palasport di Rubano ospita la blasonata Fortitudo Bologna 103 Academy (ore 20.15).
Giovanni Pellecchia