Stagione 2024/2025 - Campionato serie B Interregionale

Virtus lucida e decisa respinge Reggio Emilia

(Il Mattino)

Coach Rubini: «Dobbiamo abituarci a mantenere i nervi saldi».
La Virtus impara dai propri errori: dopo il finale amaro di Rimini (sconfitta 66-69 contro i Crabs dopo aver condotto a lungo), i neroverdi di coach Rubini arrivano ad un nuovo finale punto a punto ma hanno i nervi saldi per portare a casa il risultato. Nel palazzetto di Rubano si presenta una Reggio Emilia a secco di vittorie ma che storicamente ha sempre dato filo da torcere ai padovani. E non a caso i reggiani partono a raffica: tre triple (due di Motta e una di Bertolini) e 0-9 shock che con Pugi arriva anche al +11 (2-13). Il distacco si mantiene tale per quasi tutto il quarto (9-19 dopo 5′) ma fortunatamente non lievita grazie a Crosato, Lazzaro, Canelo e Miaschi. L’ennesima bomba di Reggio Emilia è di Farioli e conferma l’importante distacco tra le due formazioni (23-31 al 13′), fino a che negli ultimi tre minuti prima del riposo lungo i virtussini provano a imporre una svolta: i padroni di casa ci riescono e sul 32-38 scatta il mini-break di 5-0 firmato Piazza-Crosato. La tripla del primo chiude il quarto sul 37-38. Al rientro dagli spogliatoi si gioca un basket teso, condito da buoni tiri ma da percentuali deludenti, più o meno come l’ultimo parziale che la Virtus però battezza con il sorpasso di Crosato alla prima azione (56-55). Lazzaro e compagni non riescono a forzare la mano e gli allunghi non vanno oltre il possesso di vantaggio. Con settanta secondi da giocare, anzi, i due liberi di Germani (63-62) lanciano la volata al cardiopalma. La Virtus è lucida: segna con Piazza, bissa con Canelo dopo una palla persa di Bertolini e concede solo due liberi a Germani negli ultimi sette secondi. «La parte più importante della partita? L’avvio, quando Reggio Emilia avrebbe potuto frastornarci e condizionare tutto il match» è sicuro coach Daniele Rubini, estremamente soddisfatto dal successo di ieri: «Che arrivi la prima in classifica o il fanalino di coda, partire con quel parziale sulle spalle è pesante. E noi abbiamo reagito bene, senza innervosirci e rispondendo con il pieno rispetto del piano difensivo pensato per questa gara». Riflessione a parte merita il finale, in riferimento soprattutto a quello “tragico” di Rimini: «Ho deciso di correre qualche rischio prima e di arrivare più solidi e riposati negli ultimi minuti. La scelta ha premiato. D’altra parte, siamo una squadra che si sente sempre sul filo del rasoio: dobbiamo abituarci a mantenere i nervi saldi».

Nicola Cesaro
mattino_logo
23 ottobre 2017