(Il Mattino) La seconda vittoria consecutiva in trasferta porta la firma di Filippini, autore di una prova splendida con 33 punti. Coach Rubini «Ora pensiamo a Desio»
La forza di portare a casa una partita piena zeppa di insidie. La forza di dissimulare l’influenza. La forza di forza di andare oltre un lutto che l’ha colpita a ridosso della sfida di Scandiano. Nel turno infrasettimanale di Serie B, l’Antenore Energia Virtus Padova ha fornito un’altra prova di forza totale. Superando Reggio Emilia nella sua seconda trasferta consecutiva in appena quattro giorni (67-74), la squadra di Rubini ha agganciato al secondo posto Faenza (sconfitta a Cremona per 76-66) e ridotto a sole due lunghezze la distanza dalla vetta, approfittando del passo falso della capolista Cesena a San Vendemiano (83-71). Sarà che i neroverdi riescono a esaltarsi nei momenti di difficoltà, ma ne serve di tempra morale in condizioni rese oggettivamente difficili dalle assenze di De Nicolao e Visone, rimasti a letto con la febbre (al contrario di quanto indicato nei tabellini), e dalla scomparsa del vicepresidente “Gegè” Papa a poche ore dalla palla a due (ne riferiamo a parte).
La sorte ha però voluto che la Virtus trovasse Giacomo Filippini in serata di grazia. Il lungo romagnolo è stato il mattatore della serata realizzando 33 punti (9/13 da due, 4/4 da tre, 3/3 ai liberi, 36 di valutazione). «È stato tutto molto strano», rileva Filippini, «lunedì e martedì ci siamo allenati a ranghi ridotti perché molti di noi erano influenzati. Il giorno della partita, siamo riusciti a recuperare Piazza e Schiavon, ma non De Nicolao e Visone che sono rimasti a casa. Poi, mentre eravamo in viaggio, è arrivata la notizia della morte del nostro vicepresidente. Abbiamo giocato in un ambiente soporifero contro una squadra atipica, che non schierava un centro vero e proprio. I miei compagni sono stati bravi a creare lo spazio liberandomi al tiro. Io ho soltanto segnato».
La vittoria non poteva che essere dedicata a Papa. Se vedesse ora la classifica, il vicepresidente sarebbe orgoglioso di questa piccola Virtus che sta diventando sempre più grande. Domenica, ore 18, l’Antenore ritorna alla Kioene Arena per un altro impegno da non fallire contro il fanalino di coda Desio. Non vincono da 13 partite e mercoledì hanno perso con Vicenza in maniera controversa (tripla avversaria convalidata dopo la sirena), ma all’andata i lombardi costrinsero alla resa i neroverdi (86-72). «Sarà una partita difficile», chiosa Daniele Rubini, «due vittorie del genere in trasferta possano assumere dignità, solo se poi vinci in casa. Desio non c’entra nulla con l’ultimo posto. È una squadra con giocatori molto fisici capaci di metterci in grossa difficoltà, ma bisogna assolutamente vincere».
Mattia Rossetto