(Il Mattino) Decide De Nicolao con una canestro a 5 secondi dalla fine. Vittoria pesante. E si allunga la striscia di successi.
Si chiamano prove di maturità. Quando vinci senza brillare, perché non tutto ti viene bene. Quando riprendi una partita dopo averla quasi buttata via. Trenta secondi alla fine, sotto di quattro punti, campo difficile, avversario gasato, sulle spalle un break di 5-19. De Nicolao prima mette una tripla in (apparente) scioltezza. Poi in pressing recupera palla su Teghini. E infine, 5″ alla sirena, spunta nel mucchio in mezzo all’area, cattura il tiro sbagliato di Bovo e in tap-in appoggia al tabellone il canestro del 74-75. La Virtus passa a Lecco, centra la sesta vittoria di fila e resta in vetta alla classifica del girone B.
La più dura
È stato il successo più sofferto di questa strepitosa serie dei ragazzi di Rubini. Lecco, che già all’andata aveva fatto soffrire i neroverdi, è sempre rimasto attaccato alla partita. E dopo il massimo vantaggio Virtus (51-58 a fine terzo periodo) ha risposto con un break di 8-0, poi allungato fino al 19-5, trascinato da un Marinello incontenibile (4 triple, 14 punti in pochi minuti). Ma sul 74-70, a 43″ dalla fine, la Virtus non ha pensato al vantaggio dilapidato. E si è ripresa la partita.
Sempre in bilico
Match intenso, a ritmi alti. Parte meglio Lecco (9-4), ma DeNic c’è: 11-12, con canestro e assist per Filippini. Il lungo neroverde è in giornata no, ma Rubini troverà punti preziosi da Bovo, che cresce ogni partita. Lecco attacca bene (15-14) ma Motta e Ferrari siglano il primo strappo (15-20) a -1’42” dalla prima pausa (17-20). Una bomba di Ferrari dà il primo allungo alla Virtus (17-23) ma non dura. Marinello aggiusta sul 22-23. Con i due lunghi la Virtus fatica a tenere il ritmo di Lecco. Si resta in equilibrio e solo una bomba di Motta sulla sirena tiene i neroverdi avanti (34-37).
L’allungo e la rimonta
Il terzo quarto è agonismo puro. In un amen le due squadre sono in bonus, la Virtus prende due tecnici. Lecco va avanti (44-40) ma Bovo e Ferrari lo riprendono (44-47) e poi allungano fino al 51-58. Ma nell’ultimo periodo Marinello è imprendibile, mette quattro bombe, due subito. La Virtus vacilla, si aggrappa all’esperienza di Piazza e poi a DeNic, che la tiene in alto. Più in alto di tutte.
Cristiano Cadoni