Senza Nobile, panchina cortissima. Neroverdi mai nel match
Perché se è vero che si rivede in panchina Stojikov, cioè il titolare della cattedra di regia, è però vero che Friso deve affrontare Bergamo – una squadra che ha tutto per puntare alla promozione – con Salvato ancora menomato per una ferita al braccio e senza Nobile, fermato dall’influenza. Al coach neroverde restano sei uomini sei, più Stojikov che farà soltanto una comparsata di 3 minuti e 22 secondi, tanto per provare la gamba infortunata. Ma soprattutto saltano tutti i piani. Perché Nobile è l’uomo dei rimbalzi (e Bergamo ne prenderà molti di più), ma è soprattutto il giocatore che dà profondità agli attacchi della Virtus. Senza di lui, si gira per linee esterne e anche Lazzaro la vede pochissimo, tanto che il miglior marcatore della Virtus chiuderà con 12 punti, ma solo due segnati da dentro l’area, ossia nel suo territorio di caccia. Bergamo nel pitturato fa la voce grossa. E siccome i ragazzi di Friso lo sanno, tendono a schiacciarsi in difesa del canestro. Il risultato, fin da subito, è un bombardamento da tre punti, con Berti e Milani infallibili e con Cazzolato che entra in scena quando i suoi rallentano. La partita, bisogna dirlo, resta aperta per poco. Il primo quarto è una gara di tiro e la Virtus per un po’ tiene: 5-4, poi 8-11 con due triple di Lazzaro. Milani scava il primo solco, Planezio lo allarga (9-16), Crosato e Salvato ricuciono (15-19) e solo una tripla di Schiavon nel finale limita i danni (18-24). Nel secondo quarto Canelo e compagni perdono l’indirizzo del canestro. Berti domina il duello tra i play più alti del girone, anche perché Ferrara ha una giornata nerissima. I falli, soprattutto quelli di Squero (già 3), rallentano la fuga di Bergamo. Pullazi firma il 20-31, poi la Virtus ha un sussulto, tutto di cuore e grinta, risalendo fino al 26-31 e poi al 29-33 con una tripla ignorante di Crosato da 8 metri. Ma è magìa, non scienza. E non c’è difesa. Bergamo piazza un 9-0 firmato Milani e Ghersetti e chiude a +14 (30-44). Friso è furioso, chiama due timeout in pochi minuti, ma i suoi sono tutto qui. Cazzolato con 11 punti allunga le distanze nel terzo quarto, dal 35-46 al 38-55 al 43-61, con una girandola di falli tecnici e con Milani già fuori. Ma Bergamo, che chiude il periodo sul +20 (43-63) per poi volare anche a +22 può amministrare con calma, lasciando che la Virtus riduca il margine fino al -10 (60-70), prima di blindare la partita.
Friso: «Sgonfi in difesa, non va bene»
Fosse per Massimo Friso, stavolta si potrebbe anche non commentare. «Non siamo mai stati in partita, non c’è stato un solo duello che siamo stati capaci di tenere aperto, di giocare alla pari. Ci hanno dominato». Ma se la superiorità di Bergamo poteva essere messa in conto – i lombardi sono una delle vere big del girone e puntano senza mezzi termini a salire in A2 – quello che non va giù al coach della Virtus è l’arrendevolezza dei suoi. E quella prova così opaca in difesa. «Siamo stati molli, eravamo sgonfi», attacca. «Avevamo preparato alcune cose, non siamo riusciti a farle». Friso l’ha gridato in faccia ai suoi ragazzi durante due timeout roventi, nel terzo periodo, quando anche un tentativo di difesa a zona è stato mortificato da un errore grave e banale, subito punito con una tripla. Poi ci sono le attenuanti, certo. «Sono due settimane che non ci alleniamo bene per diversi motivi», ammette Friso. «E noi abbiamo bisogno di star bene fisicamente per fare quello che dobbiamo. Non possiamo giocarcela puntando sul talento individuale perché rispetto a molte squadre – e Bergamo è senz’altro fra queste – noi non ne abbiamo abbastanza. Noi possiamo far bene se siamo in condizione». A parziale consolazione c’è che il peggio sembra alle spalle. Stojkov è rientrato e avrà più minuti nelle gambe già dalla prossima partita, Salvato sta guarendo e Nobile sarà recuperato per la difficile trasferta sul campo del Crema. «Conto di rimettere in campo i giocatori che mi mancavano oggi e di recuperare un po’ di condizione», conclude Friso. «Abbiamo bisogno di tornare ad allenarci bene per tutta la settimana, non è un periodo facile ma vediamo di uscirne».